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DECRETO GOVERNATIVO

In Francia sarà obbligatorio indicare la provenienza anche del vino della casa

Menu e carta dei vini dovranno riportare l’origine (e in caso Dop o Igp) della “cuvée du patron”, per garantire la valorizzazione della filiera
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Il vino della casa al ristorante, una volta, arrivava dalla damigiana

Buono questo vino, da dove arriva?”. Quante volte lo abbiamo chiesto, seduti al ristorante, ed optando fiduciosi per il vino della casa, al ristoratore o al cameriere di turno? E quante volte la risposta è stata vagamente evasiva? Sarà successo anche a voi che leggete, così come a milioni di clienti di bar, ristoranti, bistrot di Francia. Dove, però, sarà presto obbligatorio indicare l’origine di ogni vino servito, sia in bottiglia che al bicchiere che, appunto, sfuso. Lo stabilisce un decreto pubblicato dal Governo francese il 24 luglio, in applicazione della legge del 18 ottobre 2021 volta a proteggere i guadagni degli agricoltori.

Il decreto prevede anche una sanzione pecuniaria (di 1.500 euro) nel caso in cui la provenienza di un vino (o, a seconda della qualità, la Denominazione di Origine Protetta o l’Indicazione Geografica Protetta) non venga indicata sui menu, sulle carte dei vini o su qualsiasi altro supporto utilizzato da osti, baristi e ristoratori. La valorizzazione della filiera del vino, e quindi della qualità, passa anche da qui, dal vino della casa, o “cuvée du patron”, quasi sempre vino di assoluta qualità su cui, però, regna spesso un fitto mistero.

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