Dal produttore all’enoteca (e quindi quasi di conseguenza dall’enoteca al consumatore), dal 1995 al 2001, l’aumento dei prezzi dei vini di alta fascia (a prescindere dalla qualità della vendemmia) è stato del 70%-100%, con punte anche del 200-300% (questo discorso vale per aziende che hanno avuto particolari impulsi dal mercato, con ottime valutazioni dei vini dalla grande critica nazionale ed internazionale). Lo ha rilevato, ieri, in una mini-inchiesta, il “Corriere della Sera”, che ha anche spiegato “che si deve considerare che l’aumento dei prezzi è però anche da mettersi in corrispondenza del fatto che le aziende, per tenere il passo che impone la qualità e la concorrenza dei top wines di altri Paesi, hanno intensificato gli investimenti in azienda: dal vigneto alla cantina, dal marketing agli eventi (e, quindi, in gran parte, anche i maggiori utili sono stati rinvestiti in qualità …)”. Il “Corriere della Sera” analizza poi - con semplici e chiari commenti del presidente dell'Unione Italiana Vini, Ezio Rivella e del direttore generale di Assoenologi, Giuseppe Martelli - l’argomento della dicotomia del mercato del vino: “esistono due mercati distinti: resta in cantina il vino corrente, grandi rese e nessun carattere; si vendono le bottiglie di qualità, che non sono soltanto quelle delle grandi occasioni o dal costo elevato. Ci sono ottime etichette in tutte le fasce, anche fra quelle da tavola, per tutti i giorni. A viaggiare con il vento in poppa è il 60% della produzione; il resto ristagna”.
Alle stelle (prezzi medi* in enoteca)
Docg/Doc----nel ’95----nel 2001
Brunello di Montalcino----40.000----70.000
Chianti Classico----15.000----30.000
Barolo----60.000----100.000
Amarone----30.000----80.000
Franciacorta----20.000----30.000
Barbera----15.000----25.000
Sagrantino di Montefalco**----0----60.000
Sassicaia ----100.000----220.000
- * i prezzi sono una media delle produzioni di medio/alto livello. Sono però escluse, dal calcolo, le etichette al top, con quotazioni “per collezionisti”
- ** non rilevato: il boom di questo vino è iniziato dopo il ‘95
- il ricarico di un’enoteca sul prezzo del produttore, in linea di massima, va dal 30/50% (ma ci sono punte anche del 100%)
Fonte: Corriere della Sera
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