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INDAGINE 2005 COLDIRETTI-ISPO: “LE OPINIONI DEGLI ITALIANI SULL’ALIMENTAZIONE”

L’“Indagine 2005 Copldiretti-Ispo sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione” ha come universo la popolazione italiana maggiorenne e un campione di quasi 4000 intervistati proporzionale alla popolazione italiana per genere, età, condizione professionale, area geografica e ampiezza del centro di residenza. Rappresenta la più approfondita indagine disponibile sul cambiamento del rapporto tra gli italiani e il cibo dopo l’emergenza virus polli.
ALIMENTARE: COLDIRETTI, PER 3 ITALIANI SU 4 MADE IN ITALY E’ PIU’ SICURO
Tre italiani su quattro (+8 percento) sono d’accordo sul fatto che “se il prodotto alimentare è italiano sono più sicuro da dove proviene e quindi mi fido di più” e per questo quasi nove su dieci (+15 percento) ritengono che dovrebbe essere sempre indicato nelle etichette il luogo di allevamento o coltivazione dei prodotti contenuti negli alimenti. È quanto emerge dall’ “Indagine 2005 Coldiretti-Ispo sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione” presentata al Forum di Cernobbio organizzato dalla Coldiretti che sottolinea l’elevato grado di fiducia nel Made in Italy alimentare. La richiesta di una informazione completa sulla provenienza degli alimenti - precisa la Coldiretti - cresce con il titolo di studio e raggiunge il livello più elevato per i laureati, mentre i livelli di fiducia più elevati nel Made in italy si hanno nelle persone di età superiore ai 60 anni (80 per cento).
IL MADE IN ITALY SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI
• Il 76% (tre su quattro) ritiene che il prodotto alimentare italiano è più sicuro;
• Per nove su dieci (86 %) dovrebbe essere sempre indicato in etichetta il luogo di origine della componente agricola.
Fonte: Indagine 2005 COLDIRETTI-ISPO sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione
VIRUS POLLI: COLDIRETTI, BOOM TIPICO (+9%), BIO (+6%) E OGM FREE (+9%)
Aumenta in Italia il numero di consumatori che acquistano prodotti tipici (+9 percento), biologici (+6 percento) e garantiti per l’assenza di Organismi geneticamente modificati Ogm (+9 percento). È quanto emerge dalla fotografia scattata dall’“Indagine 2005 Coldiretti-Ispo sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione”, illustrata al “Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione” di Cernobbio organizzato da Coldiretti che sottolinea come la crescente attenzione alle caratteristiche qualitative dei cibi sia spinta dalle preoccupazioni per le recenti emergenze sanitarie, a partire dalla diffusione dell’influenza aviaria. Otto italiani su dieci hanno acquistato prodotti alimentari con origine territoriale controllata (Dop, Docg), sette su dieci cibi biologici e - precisa la Coldiretti - quasi il 60 percento prodotti garantiti per l’assenza di organismi geneticamente modificati (OGM free). La tendenza ad acquistare sia prodotti biologici sia garantiti per l’assenza di Ogm cresce con il livello di istruzione raggiungendo il valore più alto per i laureati mentre per i prodotti fortemente legati al territorio, come quelli a denominazione di origine la richiesta è più alta per i lavoratori autonomi.
LE ABITUDINI DI CONSUMO ALIMENTARE DEGLI ITALIANI (*)
• Prodotti a denominazione di origine controllata e protetta 75%
• Cibi biologici 68% • Alimenti garantiti come OGM free 58%
• Prodotti del commercio equo e solidale 46%
• Arricchiti con nutrienti 38% (*) acquistati regolarmente o talvolta
Fonte: Indagine 2005 Coldiretti-Ispo sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione
COMMERCIO: COLDIRETTI, LA SPESA PESA MENO SE E’ MADE IN ITALY
Fare la spesa è meno pesante se si acquistano prodotti Made in Italy. È quanto emerge dall’“Indagine 2005 Coldiretti-Ispo sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione” presentata al Forum di Cernobbio organizzato dalla Coldiretti che sottolinea come per assicurarsi l’origine italiana degli alimenti quasi la metà degli italiani (46 per cento) si è detta addirittura disposta a pagare di più. E ad essere più "nazionalisti" - precisa la Coldiretti - sono i residenti nei piccoli comuni con meno di cinquemila abitanti, i lavoratori autonomi e gli adulti di età compresa tra i 50 e i 59 anni. Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di un trend che tende a consolidarsi nel tempo con un aumento di ben il 15 per cento rispetto allo scorso anno nonostante la crescita della presenza di prodotti di importazione sugli scaffali e le difficoltà economiche generali che hanno favorito un contenimento generale degli acquisti.
GLI IRRIDUCIBILI DEL MADE IN ITALY
• Residenti nei comuni di piccole dimensioni
• Lavoratori autonomi
• Età compresa tra i 50 e i 59 anni
Fonte: Indagine 2005 Coldiretti-Ispo
OGM: COLDIRETTI, BOCCIATI DALLE TAVOLE DEGLI ITALIANI
“Oltre il 70 per cento degli italiani che esprime la propria opinione è convinto che i prodotti ogm non fanno bene alla salute”. E’ quanto emerge dall’ “Indagine 2005 Coldiretti-Ispo sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione” presentata oggi al Forum di Cernobbio organizzato dalla Coldiretti che sottolinea un aumento rispetto allo scorso anno pari al 3,3 per cento. Oltre otto italiani su dieci, tra quelli che esprimono una opinione, ritengono che i prodotti Ogm siano meno salutari di quelli tradizionali e tale convinzione sale al crescere del titolo di studio raggiungendo i valori più elevati tra i laureati. Analogo risultato - conclude la Coldiretti - riguarda la possibilità che i prodotti Ogm contengano una maggiore quantità di elementi nutritivi rispetto agli altri che non trova d’accordo il 79 percento degli italiani che esprime una opinione.
GLI ITALIANI BOCCIANO IL BIOTECH NEL PIATTO
• Il 70 percento non è d’accordo sul fatto che i prodotti ogm sono più salutari degli altri;
• L’ 83 percento non è d’accordo sul fatto che contengono più elementi nutritivi degli altri;
• Il 79 percento di quelli che esprimono una opinione è convinto che non fanno bene alla salute;
Fonte: Indagine 2005 Coldiretti-Ispo
CONSUMI: COLDIRETTI, FIDUCIA AL TOP PER ACQUISTI DA AGRICOLTORI
Nell’acquisto dei prodotti alimentari i consumatori italiani ripongono i massimi livelli di fiducia nei negozi tradizionali (64 percento) e negli imprenditori agricoli (62 percento). È quanto emerge dall’“Indagine 2005 Coldiretti-Ispo sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione” presentata oggi al Forum di Cernobbio organizzato dalla Coldiretti. Dall’indagine - sottolinea la Coldiretti - emerge anche una buona performance della grande distribuzione (60 percento) mentre sembra diminuito il grande appeal di cui godevano i prodotti della grande industria (45 percento) e anche dei discount (34 pecento). Ad avere il maggior livello di fiducia negli imprenditori agricoli - sottolinea la Coldiretti - sono le casalinghe (68 percento), ma anche i laureati (66 percento) mentre i supporter della grande distribuzione si trovano soprattutto tra gli abitanti delle grandi città (65 per cento), ma anche tra anziani (66 percento) e casalinghe (65 percento) e quelli dei discount tra chi possiede licenza elementare (38 percento).
LA FIDUCIA DEGLI ITALIANI NELLA DISTRIBUZIONE DEGLI ALIMENTI
• negozi tradizionali (64 percento)
• imprenditori agricoli (62 percento)
• grande distribuzione (60 percento)
• prodotti della grande industria (45%)
• discount (34%)
Fonte: Indagine 2005 COLDIRETTI-ISPO sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione
VIRUS POLLI: COLDIRETTI, HA CAMBIATO ACQUISTI MAGGIORANZA ITALIANI
Il "virus dei polli" ha cambiato le abitudini di acquisto della maggioranza degli italiani (53 per cento) anche se rimane uno “zoccolo duro” di irriducibili (47 percento) composto soprattutto da giovani di età tra i 18 e i 39 anni, residenti nei comuni di piccole dimensioni e laureati che non si lasciano influenzare. È quanto emerge dall’ “Indagine 2005 Coldiretti-Ispo sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione” presentata oggi al Forum di Cernobbio organizzato dalla Coldiretti che sottolinea come quasi i due terzi (64 percento) dei consumatori che hanno cambiato il proprio comportamento di acquisto ora compra solo carne di pollo italiana. Secondo la ricerca - precisa la Coldiretti - se in media sull'intera popolazione italiana il 47 percento dei cittadini non ha cambiato il proprio comportamento di acquisto, la percentuale dei "senza paura" sale tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 39 anni (51 percento), tra residenti nei comuni di piccole dimensioni (57 percento), nelle regioni del centro Italia (53 percento) e con il crescere del titolo di studio dal 43 percento della licenza elementare al 56 percento della laurea. Si tratta di un risultato che - sottolinea la Coldiretti - conferma l'importanza di una campagna informativa corretta ed approfondita per evitare la diffusione di allarmismi che rischiano di favorire comportamenti irrazionali.
L'IDENTIKIT DEGLI ITALIANI SENZA PAURA
• Giovani di età compresa tra i 18 e i 39 anni (51%)
• Residenti nei comuni di piccole dimensioni (57%)
• Localizzati nel centro Italia (53%)
• Con diploma di Laurea (56%)
Fonte: Indagine 2005 Coldiretti-Ispo sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione
LA SPESA ALIMENTARE DEGLI ITALIANI
• Valore complessivo di 124 miliardi di Euro (+1,9%);
• Importo per famiglia di circa 453 Euro/mese;
• Viene destinato il 15 percento della spesa familiare complessiva, la seconda voce dopo l’abitazione.
Fonte: Elaborazione Coldiretti su dati Istat
IL BIOLOGICO SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI
Il fatturato nazionale complessivo del settore "bio" è stimabile in 1,5 miliardi di Euro. La spesa degli Italiani è destinata - sottolinea la Coldiretti per il 22 percento a prodotti in scatola, per il 21 percento a latte e derivati, per il 18 percento a frutta e verdura, per il 13 percento a pane, pasta e riso, per il 12 percento a bevande, per il 9 percento a carne e uova e per il 5 percento a prodotti dietetici. Sul piano della produzione l'Italia - afferma la Coldiretti - è leader in Europa allargata con oltre un terzo delle imprese e oltre un quinto della superficie. In Italia sono presenti oltre 36.600 imprese agricole impegnate nella coltivazione del biologico con la coltivazione di oltre 954mila ettari destinati a foraggio, cereali, olivi, viti, agrumi, frutta, ortaggi e l'allevamento di 190mila bovini, 540mila pecore e capre, oltre 20mila maiali, circa un milione e 300mila tra polli e conigli e quasi 80mila api.
IL PATRIMONIO AGROALIMENTARE MADE IN ITALY
L’ultimo censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani comprende oltre quattromila specialità (4.100) che riguardano, tra l'altro, 1.200 paste e prodotti della panetteria, 1.148 verdure fresche e trasformate, 695 carni fresche o salumi, 451 formaggi e 139 bevande. Si tratta di un elenco che - precisa la Coldiretti - unisce prodotti ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni e metodiche praticate sul territorio in modo omogeneo: dal lardo di Colonnata toscano al formaggio puzzone di Moena del Trentino, dai lampascioni sott'olio pugliesi al pane carasau della Sardegna, dalla grappa veneta alla porchetta di Ariccia nel Lazio l'elenco riguarda una vasta gamma di prodotti.
Tra le Regioni che possono vantare il maggior numero di prodotti tradizionali censiti - rileva la Coldiretti - figurano la Toscana, con 441 prodotti seguita da Piemonte, con 369, Veneto con 356, Lazio con 314 e Campania con 305.
A questi prodotti si aggiunge - prosegue la Coldiretti - il paniere nazionale delle specialità riconosciute dall'Unione Europea come denominazioni di origine protetta o indicazione geografica protetta (Dop/Igp), che conta su 151 prodotti (oltre il 20% del totale comunitario): in testa per numero di riconoscimenti ci sono i prodotti ortofrutticoli (43), gli oli extravergini di oliva (37), seguiti dai formaggi con ben 32 prodotti riconosciuti e dai prodotti a base di carne (28). Completano la lista i prodotti da panetteria (3), le spezie e le essenze (3), gli aceti (2), i prodotti di carne e frattaglie fresche (2) e i mieli (1). Infine - conclude la Coldiretti - l’Italia può contare su un patrimonio di oltre trecento vini Docg (23) e Doc (310) ai quali si aggiungono 120 Igt.
IL PATRIMONIO ENOGASTRONOMICO NAZIONALE IN CIFRE
4100 prodotti tradizionali censiti dalle Regioni (1.200 paste fresche e prodotti panetteria, biscotteria, pasticceria, confetteria, 1.148 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 695 carni, frattaglie fresche e loro preparazione, 451 formaggi, 139 bevande analcoliche, distillati e liquori, 149 prodotti di origine animale come miele, lattiero-caseari e il escluso burro, 131 preparazioni di pesci, crostacei e tecniche particolari di allevamento, 116 piatti composti o prodotti della gastronomia, 42 grassi come burro, margarina e oli, 29 condimenti).
151 Prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall’Unione Europea Dop/Igp (43 prodotti ortofrutticoli, 37 oli extravergini di oliva, 32 formaggi, 28 prodotti a base di carne, 3 prodotti da panetteria, 3 spezie o essenze, 2 aceti, 2 prodotti di carne e frattaglie fresche e 1 miele).
453 Vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (310 vini Doc, 23 Docg e 120 Igt pari ad oltre il 60% della produzione vinicola nazionale).
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Mipaf

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