Il commercio on-line del vino è ancora pesantemente da sviluppare: è, in sintesi, il risultato di un’indagine condotta dal professor Luciano Frattocchi e da altri ricercatori dell’Università de L’Aquila. La ricerca ha individuato 123 siti di aziende vinicole, enoteche e mall virtuali, specializzati ed attivi nel giugno 2001, rintracciandoli tramite motori di ricerca e pagine gialle virtuali: dei 123 siti, solo 14 sono di aziende vinicole che usano internet per vendere il vino direttamente; l’83,3% dei produttori in rete utilizza questo canale solo per presentarsi, il 20% esporta oltre la metà del proprio fatturato ed il 50% un quinto delle vendite complessive, ma solo il 33% utilizza Internet per potenziare le esportazioni. Le potenzialità di comunicazione interattiva che dovrebbero fare la forza dei siti internet sono ancora tutte da sfruttare; e la situazione non è molto differente dal punto di vista del marketing: infatti, ben il 67% dei siti non raccoglie informazioni sistematiche sui visitatori e solo il 56% raccoglie dati sui naviganti che fanno almeno un acquisto, dato sconfortante visto che la vendita on-line dovrebbe fare del marketing one-to-one la sua arma migliore. Dalla ricerca, emerge anche la necessità di non cannibalizzare gli altri canali di vendita e di rispettare la rete di vendita tradizionale.
Massimiliano Calandrini
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