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INDAGINE WINENEWS - LA VENDEMMIA 2011? POTREBBE ESSERE MOLTO BUONA, ANCHE SE È D’OBBLIGO LA PRUDENZA ... ECCO IL PARERE DI IMPORTANTI PROTAGONISTI DELL’ENOLOGIA ITALIANA: “SENATORI”, “CONFERME”, “EMERGENTI”

Italia
Le prime previsioni sulla vendemmia 2011

Una vendemmia quella del 2011 che potrebbe rivelarsi decisamente molto buona, non solo per motivi cabalistici - qualcuno pensa che il numero uno sia di buono auspicio come nel caso del millesimo 2001, ma anche per obbiettivi indizi, che, fino a questo punto, evidentemente, anche se non rappresentano una “prova”, promettono un’annata come minimo interessante. Certo, sarà caratterizzata da un certo anticipo delle operazioni di raccolta specie al Nord Italia (dove si valuta un anticipo tra i 10 e i 15 giorni e in alcune zone, specialmente quelle a produzione prevalente di spumanti, è già cominciata la raccolta) e che, scendendo lo Stivale, diventano circa 7 al Centro, per trasformarsi in qualche giorno di ritardo all’estremo sud della Penisola. Il paragone è con la vendemmia 2010, tendenzialmente tardiva, e quindi possiamo valutare che quella del 2011 sarà una raccolta nella media degli ultimi cinque anni.
Per adesso, le viti sono, in generale, sane, non hanno sofferto di grossi stress, primo fra tutti quello idrico, arrestando il loro ciclo vegetativo, per “dedicarsi” alla maturazione dei grappoli (cosa che, invece nel 2011, non era accaduta con le viti i cui tralci sono cresciuti fin quasi al giorno della raccolta stesso) e hanno potuto godere, fino adesso, di escursioni termiche notevoli, anche nelle zone più calde, fatto determinante per mantenere i bagagli aromatici e per consentire alla maturazione zuccherina e polifenolica un corso graduale. Una vendemmia che, molto probabilmente non sarà rubricabile fra quelle “calde”, e che, invece, dovrebbe essere tutta all’insegna dell’equilibrio, del tutto in linea con le nuove tendenze della critica enologica.
A trarre maggior giovamento i vitigni bianchi e precoci, mentre per i tardivi, che, ricordiamolo, formano il “grosso” della produzione di alto livello del Bel Paese, è ancora troppo presto per dare un giudizio definitivo. Un quadro agostano, e quindi ancora molto incerto, ma che, se le condizioni metereologi reggeranno, potrebbe essere molto vicino all’esito finale della vendemmia 2011.
Ecco, dunque, i pareri di alcuni degli enologi consulenti più importanti d’Italia raccolti da WineNews e divisi in tre categorie: “i senatori”, “le conferme” e “gli emergenti”.
Ma ad introdurci alle sensazioni e ai commenti degli uomini di cantina, spazio, prima di tutto, alla voce di un agronomo, Leonardo Valenti, professore di viticoltura dell’Università di Milano e consulente di aziende del calibro della franciacortina Berlucchi e dell’umbra Caprai. “Nel Nord, compreso il Piemonte - afferma Valenti - c’è un deciso anticipo della vendemmia sul 2010, anche di 15 giorni, che ha portato la tempistica della raccolta sui livelli del 2007, specie in zone come la Franciacorta. Al Centro, invece, l’anticipo sta progressivamente diluendosi e dovrebbe discostarsi di pochi giorni rispetto al 2010, che, ricordiamolo, è stata una vendemmia tendenzialmente tardiva. Il Sud rappresenta una sorta di controtendenza, con le operazioni di raccolta che potrebbero partire qualche giorno in ritardo rispetto al 2010. Non mi pare sia possibile generalizzare le previsioni e la situazione resta ancora molto dinamica”.
I “senatori”
Per l’enologo toscano Carlo Ferrini, winemaker delle griffe toscane Castello di Fonterutoli, Barone Ricasoli e Mps Tenimenti, dell’abruzzese Valle Reale, della siciliana Tasca d’Almerita, della trentina San Leonardo “fino ad oggi tutto è perfetto, temperature ottimali, piovosità nel periodo giusto, caldo, se non per pochi giorni, mai eccessivo, e se agosto si mantiene con questo clima, dovrebbe essere proprio una bella vendemmia. Siamo in generale in anticipo sullo scorso anno e - continua Ferrini - io non amo le vendemmie anticipate, però quella di quest’anno porta con sé delle buonissime caratteristiche”.
Ottimista anche Riccardo Cotarella, enologo dell’umbra Terre della Custodia, della romagnola San Patrignano, della pugliese De Castris, del gruppo Saiagricola e della “sua” Falesco, di cui è proprietario, insieme al fratello Renzo Cotarella, che spiega: “tendenzialmente la vendemmia 2011 porterà con sé un calo di produzione, dovuto sia all’andamento stagionale che alle vendemmie verdi. Gli sviluppi qualitativi però sono ottimi, le maturazioni graduali e, anche se con un po’ di anticipo, la vendemmia dovrebbe essere molto buona”.
Le “conferme”
Lorenzo Landi, enologo consulente di cantine come Lungarotti in Umbria, Volpe Pasini in Friuli, Rocca delle Macìe in Toscana e Cottanera in Sicilia, spiega: “al sud siamo in linea con la tempistica del 2010, che era un’annata tardiva, addirittura anche con qualche giorno di ritardo. Al centro siamo avanti di circa 7 giorni mentre è al nord che c’è un vero e proprio anticipo anche di 15 giorni. Dovrebbe essere una buona vendemmia, anche se adesso è ancora presto per sbilanciarsi, equilibrata, con uve più concentrate che nel 2010”.
Per Roberto Cipresso, noto flying wine maker ma anche scrittore di libri ad alto tasso enoico come “Il romanzo del vino”, “Vinosofia” e “Vineide” quella del 2011 “dovrebbe essere una vendemmia contraddistinta dalla regolarità delle maturazioni, favorita da escursioni termiche molto rare per l’Italia. Siamo un po’ in anticipo sul 2010 dai 7 ai 10 giorni a seconda delle zone”.
Gli “emergenti”
“Nel centro Italia siamo un po’ in anticipo sui tempi di raccolta del 2010 - spiega Maurizio Alongi, enologo consulente del progetto siciliano di “Libera Terra” - a causa dell’innalzamento delle temperature di aprile. Un anticipo che, però, è andato via via diminuendo. In Sicilia, invece, siamo qualche giorno in ritardo. Sulle quantità non è possibile ancora dare una stima attendibili, per quanto riguarda la qualità - conclude Alongi - i presupposti sono buoni, anche se è presto per dare una valutazione definitiva”.
“In Toscana e in Umbria la vendemmia partirà in anticipo sul 2010, circa 7 giorni per i vitigni precoci, mentre per i tardivi è ancora presto dare una valutazione definitiva - afferma Emiliano Falsini, consulente di aziende quali le umbre Tabarrini e Perticaia e la toscana Moris Farms - e sembra essere molto interessante. Le quantità non sembrano esagerate e le piante possiedono un buon equilibrio vegetativo, migliore dell’anno scorso. Al sud, invece - spiega Falsini - potrebbe essere un po’ in ritardo”.
“Quella del 2011 - commenta Barbara Tamburrini, consulente di aziende in territori importanti del vini d’Italia, tra cui anche l’emergente La Corsa, l’azienda toscana di Marco Bassetti (ad Endemol) e di sua moglie Stefania Craxi - è una vendemmia anticipata sul 2010, anche di dieci giorni in particolare per le varietà precoci a bacca bianca. Sembrerebbe, ad ora, che tutto stia andando nel modo giusto, con le uve che evidenziano buone condizioni sanitarie. Potrebbe davvero scapparci la grande annata, ma incrociamo le dita”.

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