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ITALIA ALLA DERIVA O PRONTA ALLA SFIDA? IL 18/19 LUGLIO, A BEVAGNA ED A MONTEFALCO, IN TERRA DEL SAGRANTINO, IL SEMINARIO DI SYMBOLA VEDE PROTAGONISTE LE IMPRESE DEL NOSTRO PAESE (VINO IN PRIMIS) CHE CONTINUANO A SCOMMETTERE SU QUALITA’ E INNOVAZIONE

Italia
Bevagna

L’Italia viene ormai sempre più descritta come stanca, spaventata, senza fiducia nel futuro. Eppure, negli ultimi 4 anni, le esportazioni sono cresciute del 30%, registrando un +10% nel solo 2007, e l’immagine dell’Italia rimane comunque associata alla qualità della vita e di molte sue produzioni, come il vino. Qual è allora la realtà? Ai talenti e ai territori dell’Italia del futuro è dedicato il tradizionale seminario estivo di Symbola, la fondazione per le qualità italiane (che vede nomi importanti del mondo del vino: Caprai, Masciarelli, Donnafugata, Planeta ...), intitolato “La deriva e la sfida”: il 18 e 19 luglio a Bevagna ed a Montefalco - nella terra del Sagrantino - si incontreranno imprenditori, istituzioni ed esponenti del mondo della ricerca e della cultura, per tracciare una mappa di un’Italia possibile, in cui le imprese scommettono sulla qualità e l’innovazione, i territori e le comunità.
Il 19 luglio, a Montefalco, nel convegno top, a fare gli “onori di casa” saranno Valentino Valentini, sindaco di Montefalco e presidente delle Città del Vino, e Marco Caprai, uno dei fondatori di Symbola. Tante le comunicazioni importanti in programma: da Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’Ambiente, ad Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, da Carlo De Benedetti, presidente Cir Group, a Franco Pasquali, segretario generale Coldiretti, da Giuseppe Mussari, presidente Forum di Symbola e presidente Banca Monte dei Paschi di Siena ad Aldo Bonomi, direttore Aaster, da Alberto Piantoni, ad Richard Ginori, a Maria Rita Lorenzetti, presidente della Regione Umbria.
Symbola (www.symbola.net) rappresenta la “lobby delle qualità italiane”, una nuova alleanza che vuole consolidare e diffondere il modello di sviluppo della “soft economy”, in cui i territori incontrano le imprese, si stringono alleanze tra i saperi, le nuove tecnologie e le tradizioni, e la competitività si alimenta di formazione, ricerca e coesione sociale.

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