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ITALIA E FRANCIA INSIEME PER PROMUOVERE I ROSÈ: I MASSIMI ESPERTI D’OLTRALPE A LAZISE (VERONA) IL 14 GIUGNO PER UN INCONTRO SULLE “BUONE PRATICHE PER LA PRODUZIONE DI VINI BASE E SPUMANTI ROSATI”

Da qualche anno i vini rosati stanno conoscendo un considerevole successo. A trainare l’onda lunga del rosé è la Francia, leader mondiale del settore, ma anche il lago di Garda, con il suo Chiaretto che si è ormai stabilmente collocato ai vertici internazionali (lo attestano, ad esempio, i recenti successi ottenuti al Mondial du Rosé, in Costa Azzurra), ma anche le cifre di vendita, che hanno visto il Bardolino Chiaretto volare dai 6 milioni di bottiglie vendute nel 2007 ai 10 milioni del 2010, e i dati di mercato della prima parte del 2011 confermano l’eccellente posizionamento di mercato. È proprio in riva al Garda, a Lazise, nella terra del Chiaretto, che il 14 giugno alcuni tra i più noti esperti francesi del comparto dei rosé saranno protagonisti di un importante focus tecnico, nell’Agriturismo Cà Donzella, sulle “buone pratiche per la produzione di vini base e spumanti rosati”, organizzato dal Centro per la Sperimentazione in Vitivinicoltura della Provincia di Verona e dal Comune di Lazise, in collaborazione con il Consorzio di tutela del Bardolino e con Lallemand, azienda produttrice di lieviti, batteri e nutrienti per l’enologia.

“La moda ed il successo commerciale dei vini rosati sono ormai dati di fatto che le aziende vitivinicole non possono non tenere in considerazione - sottolinea Emanuele Tosi del Centro per la Sperimentazione in Vitivinicoltura della Provincia di Verona - i fattori determinanti per l’affermazione di un buon rosato, come la ricercatezza del colore, la fragranza dei profumi e la freschezza gustativa, sono intimamente legati alla qualità dell’uva ed alle metodologie di lavoro in cantina”.

I maggiori esperti del focus sul rosè saranno Daniel Granes, direttore scientifico dell’Institut Cooperatif du Vin di Montpellier, che si soffermerà sulla fermentazione di vini rosati, Laura Cayla del Centro di Ricerca e Sperimentazione sui vini rosati di Vidauban, che tratterà il tema della gestione del colore nei rosati, definito come “un aspetto chiave con importanti implicazioni tecniche, sensoriali e di marketing”, e Philippe Narcy, enologo-consulente della regione dello Champagne, parlerà di “buone pratiche” per la produzione dei vini base e degli spumanti rosati, e porterà l’esempio pratico dell’elaborazione del Rosé des Riceys, una rara e pregiata denominazione d’origine dell’Aube, nella zona dello Champagne.

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