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ITALIA ED EXPORT, SE IL WINE & FOOD FANNO MEGLIO DELL’AUTOMOBILE: AGROALIMENTARE LEADER NEL 2011. VINO E CIBO FRUTTANO 7,1 MILIARDI, SUI 6,6 DEI MOTORI. LO DICE COLDIRETTI. E ARRIVANO I MESTIERI ANTI-CRISI: DAL “BUTTERFLY WEDDING” ALL’ORTO SUL TETTO

E fu così che l’agroalimentare made in Italy superò in valore le esportazioni dell’automobile tricolore: succede nel 2011, con vino e cibi che, nei primi 3 mesi, hanno fruttato 7,1 miliardi di euro sui 6,6 dei “motori”. Lo sottolinea Coldiretti, nell’assemblea di scena oggi a Roma. “Un risultato che parte da lontano: negli ultimi 5 anni il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani è aumentato del 23%, su un -11% di quello dei veicoli”. E spesso gli ambasciatori del gusto made in Italy hanno successo in mercati a forte concorrenza “autoctona”, come raccontano l’invasione dei formaggi italiani sulle tavole dei francesi, con un aumento del 21% delle esportazioni (da 57 a 69 milioni di euro), o del vino del Belpaese nei calici transalpini (+26%, per 24 milioni di euro), con lo spumante che, addirittura, va quasi a raddoppiare gli ordini (+78%, anche se in un mercato ancora di nicchia). Il made in Italy a tavola contagia anche la Gran Bretagna, terra dei pub, con la birra italiana che va a sfiorare i 10 milioni di euro, grazie a un balzo in avanti del 27%. Ma aumentano anche le esportazioni di grappa in Russia (+76%) e di pasta in Cina (+43%). Successi che raccontano anche di uno spirito innovativo nei nuovi mestieri legati all’agricoltura: dal “butterfly wedding”, il volo di farfalle durante le nozze, all’orto coltivato sul tetto, dall’allevamento di struzzi per ricavare le piume per produrre i ventagli per il burlesque, all’agriwellness. Insomma, uno spirito imprenditoriale accompagnato da risultati concreti (cresciuti anche il Pil agricolo, +1,2%, e occupazione, +6%), di cui anche il mondo politico e istituzionale dovrebbero avere maggiore considerazione, come ha ricordato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “agli operatori del settore, che lavorano con passione, tenacia e spirito di sacrificio il Paese deve saper tributare un giusto riconoscimento sociale ed economico. Sono segnali da cui potranno scaturire positivi e duraturi effetti economici”

Focus - Napolitano: “Coldiretti ,un antico patrimonio umano e professionale”

La Coldiretti rappresenta “un antico patrimonio umano e professionale”. Inizia cosi’ il messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell’assemblea nazionale della Coldiretti, al presidente, Sergio Marini, alle autorita’ presenti e a tutti i partecipanti "Anche l’agricoltura ha attraversato un anno non facile, nel corso del quale, tuttavia, ha registrato importanti innovazioni: mi riferisco, in particolare, al progetto della filiera agricola interamente italiana, di cui ho seguito l’avvio due anni orsono e che costituisce oggi un modello organizzativo dalle indubbie potenzialita’ di espansione e di rafforzamento - prosegue il capo dello Stato -. Si e’ consolidata nel nostro Paese una sempre maggiore sensibilita’ sociale verso la tutela della qualita’ e della sicurezza del cibo, a conferma della diffusione di un sistema alimentare unanimamente riconosciuto come uno fra i piu’ salutari ed equilibrati. Cio’ e’ avvenuto anche attraverso una pluralita’ di iniziative che hanno avvicinato i cittadini alla realta’ della produzione agricola: agli operatori di questo settore, che lavorano con passione, tenacia e spirito di sacrificio il Paese deve saper tributare un giusto riconoscimento sociale ed economico. Sono segnali - conclude Napolitano - da cui potranno scaturire positivi e duraturi effetti economici, occupazionali e di sostenibilita’ del nostro sviluppo".

Focus - I mestieri anticrisi

Dal butterfly wedding all’ideatore dell’orto sul tetto, dalla fornitura di piume di struzzo per il Burlesque all’agriwellness ma anche il mago della birra 100% italiana, l’affinatore di formaggio campano, l’artista del bergamotto e la filatrice di lana che trasforma un costo aziendale in guadagno. Sono queste alcune delle straordinarie esperienze imprenditoriali presentate al salone “I valori della nuova manualità” nell’ambito dell’Assemblea Nazionale della Coldiretti alla presenza di quindicimila coltivatori italiani provenienti da tutta Italia in rappresentanza di 1,6 milioni di associati. Si tratta del risultato della profonda trasformazione che si è verificata nelle campagne a dieci anni dall’approvazione della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti che ha allargato i confini dell’attività agricola e ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali.

Se Donatella Di Cola in provincia di Frosinone alleva in modo naturale bellissime farfalle per realizzare il butterfly wedding, meglio conosciuto come il volo delle farfalle durante il giorno delle nozze, nato negli Stati Uniti, ma che sta prendendo piede sempre più anche in Italia, Terenzio Boscolo e Loredana Brunello in provincia di Rovigo allevano oltre 300 struzzi che non solo danno carne e uova, ma forniscono bellissime piume che dopo essere state lavate, asciugate e vaporizzate vengono dipinte da mani sapienti per diventare dei meravigliosi ventagli per spettacoli di burlesque. E ancora a Pienza, dove l’argilla senese lavorata con l’olio extravergine di oliva a km0 diventa una vera e propria miscela rigenerante per tutto il corpo, ma anche cetrioli, lavanda, rosmarino e fiori d’arancio si propongono come ottimi alleati della bellezza naturale presso l’agriturismo Casa Picchiata. Qui Gabriella e Nicola Pagotto, grazie al restauro di un vecchio fienile immerso tra olivi secolari e panorama mozzafiato, hanno realizzato un’accogliente zona relax dotata di piscina riscaldata, idromassaggio, nuoto controcorrente, getti cervicali, letti ad acqua, musicoterapia, cromoterapia e zona fitness. Si tratta di brillanti idee innovative che fanno ritorno all’economia reale offrendo non solo soddisfazioni per chi le mette in pratica ma creando anche ulteriore forza lavoro e rappresentando una nuova fonte di reddito.

Ed è così anche per Vittorio Sangiorgio, un bravissimo vivaista salernitano che si è specializzato nel “verde tecnologico” attraverso la realizzazione di tetti verdi, vere e proprie coperture fatte di piante, ma anche di erbe aromatiche come rosmarino, salvia, basilico e prezzemolo. Il giardino pensile o l’orto sul tetto, come preferisce chiamarlo l’artista che lo realizza, non solo migliora l’efficienza energetica degli immobili, ma funge anche da riduttore delle onde elettromagnetiche emesse dai cellulari e limita l’inquinamento acustico. Inoltre garantisce un migliore deflusso delle acque piovane, evitando l’allagamento delle strade oltre a rendere esteticamente più gradevoli gli immobili.

Leonardo Di Vincenzo, invece è l’inventore della birra del borgo al 100% italiana che nasce a Borgorose, in provincia di Rieti. Studente universitario di biochimica e appassionato di birra, Vincenzo è spesso in viaggio per l’Europa alla riscoperta degli antichi stili birrai dove conosce i vecchi mastri birrai tedeschi o gli estrosi belgi, fondamentali per la sua formazione. In Inghilterra assaggia le birre più interessanti, rappresentative di una cultura completamente diversa dalla nostra comune idea di birra. Le sue birre risentono dell’influenza della cultura inglese e belga, cercando il piu’ possibile di rendere italiano un prodotto che normalmente non lo è. E, ancora, Angelo Madaio è un giovane imprenditore agricolo di Eboli che insieme alla sua famiglia da quattro generazioni affina i formaggi garantendo un prodotto non solo autentico, ma unico nel suo genere. Affinare un formaggio significa per definizione renderlo più fine, così durante il tempo passato in cantina, il formaggio viene girato regolarmente, inseminato di muffe o lavato.

Più i formaggi sono affinati, più i loro caratteri si differenziano ed è proprio per questo che i formaggi di casa Madaio sono curati in modo naturale ed appassionato, valorizzati dall’infinito capitale culturale che la storia di una famiglia di affinatori ha saputo salvaguardare. L’azienda Bergarte in provincia di Reggio Calabria realizza meravigliosi manufatti profumati realizzati a mano utilizzando esclusivamente la buccia riversa di bergamotto. Molto particolare è la realizzazione della tabacchiera che nasce da mani esperte che prima incidono la parte superiore del frutto per toglierne la polpa e poi lasciano seccare la buccia al sole, che viene riversa e riempita di segatura per donargli la forma giusta. Una volta seccata, viene svuotata e nuovamente esposta al sole per poi essere decorata rigorosamente fatte a mano.

Ma c’è anche chi ha trasformato un costo aziendale in guadagno. E’ il caso di due fratelli Stefano e Tiziana Ghedina che allevano pecore a Cortina e realizzano diversi capi in lana per le boutique della zona. Prima la maggior parte delle fibre tessili, infatti, aveva una provenienza nazionale, oggi invece la metà di esse è importata mentre l’altra metà è costituita da prodotti sintetici derivati dal petrolio, mentre la lana italiana finisce in discarica con elevati costi di smaltimento per i pastori e problemi di natura ambientale. Stefano e Tiziana invece utilizzano la lana delle loro pecore per realizzare abiti in stile tirolese, ma anche cappelli, borse, pantofole e pupazzi interamente con lana italiana, riscoperta dopo anni di abbandono.

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