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“ITALIA O ENOTRIA”: DA OGGI AL 30 DICEMBRE MOSTRA A GRINZANE CAVOUR, CHE RIPERCORRE LA STORIA DELLE VIGNE DEL BELPAESE NEL RISORGIMENTO

Una mostra dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia declinati nel segno dell’enologia: succede nel Castello di Grinzane Cavour, da oggi al 30 dicembre “Italia o Enotria: la vigna del Risorgimento”, singolare allestimento che lancia uno sguardo diverso sugli anni risorgimentali e sull’identità profonda del Belpaese. Il vino e la vite accompagnano da sempre la storia della nazione e ne seguono gli alti e i bassi.

La mostra è articolata in tre sezioni: “I vini dei Patrioti” esplora gli intrecci tra le biografie dei protagonisti risorgimentali con la storia del vino: Garibaldi sotto il sole nella sua vigna a Caprera, un Cavour meditabondo in cantina, Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II che acquistano tenute e vigneti.. e molti altri ancora. La sezione “Le viti del Regno” esamina le dure difficoltà e i tre flagelli della vite che il giovane Regno d’Italia dovette affrontare nel campo della viticoltura e i provvedimenti che adottò per porvi rimedio. Oidio, fillossera e peronospora sono tre ampelopatie, ovvero malattie della vite, che provennero dall’America attraverso le importazioni di materiale vivo: l’applicazione della macchina a vapore ai battelli per le traversate oceaniche aveva ridotto il tempo necessario per la traversata, eliminando quella quarantena naturale che fino ad allora aveva protetto le viti europee dalle patologie delle viti americane, verso le quali non erano affatto immuni.

Grande fu lo sforzo del Regno per modernizzare la viticoltura: fu tempo di cattedre ambulanti d’Agricoltura, comizi agrari, Regie scuole di viticoltura e enologia (tra cui quella di Alba) e Stazioni sperimentali di viticoltura (ad Asti e Gattinara).

Infine la sezione “Il vino del Re” celebra la storia del vitigno Nebbiolo e del vino Barolo, ovvero del vitigno e del vino che più di ogni altri intrecciarono il proprio destino con la vita di Camillo Benso conte di Cavour e le vicende della dinastia dei Savoia. Il castello di Grinzane Cavour e quello di Barolo, la corte albertina a Pollenzo e la tenuta di Fontanafredda a Serralunga, fanno da sfondo ai momenti decisivi per la tradizione enologica delle Langhe e del Roero.

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