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L’11 OTTOBRE ASTA DI VINI DA COLLEZIONE - BATTUTA DA PANDOLFINI - DI SCENA A FIRENZE (STAZIONE LEOPOLDA) PER LA “GUIDA DE L’ESPRESSO” 2008. ETICHETTE-STAR: DAL SOLAIA AL SASSICAIA, DA TERRA DI LAVORO A BAROLO GAJA, DA MOUTON ROTSCHILD A ROMANEE CONTI

Italia
Il top lot in asta è una verticale di Mouton Rotschild: 50 bottiglie dal 1957 al 2004

Per la nuova “Guida dei Vini de L’Espresso” 2008 (che quest’anno sarà in abbinata alla ben più importante ed antica “Guida dei Ristoranti”) l’11 ottobre a Firenze, nella Stazione Leopolda, verranno battuti all’asta dalla casa d’aste Pandolfini, in collaborazione con il gruppo editoriale L’Espresso e Pitti Immagine, 160 lotti, equamente suddivisi fra italiani e francesi. Vediamo, in particolare, su quali etichette puntare … (info: Casa d’Aste Pandolfini, tel. 055/23408888, www.pandolfini.it , francesco.tanzi@pandolfini.it)
La vendita dei vini italiani si apre con quello che al momento viene definito dalla critica enologica nostrana e d’oltre oceano come uno dei migliori vini d’Italia: il “supercampano” Terra di Lavoro Galardi, qui presentato in una serie di lotti composti da bottiglie di grande formato, magnum e doppio magnum, delle annate dal 2001 al 2004 (oltre alla qualità riconosciuta e pluripremiata, la consistente domanda da parte del mercato, in particolare quello americano, e la limitata quantità di bottiglie prodotte, rendono ancora più interessanti questo lotti). Altro vino campano diventato da prodotto di nicchia un nome importante sul panorama enologico è il Montevetrano, creato dall’enologo Riccardo Cotarella, di cui sono presentate nella vendita bottiglie delle annate dal 1998 al 2000. Bella partecipazione anche di “supertuscans”: da quelli della Marchesi Antinori, come il Guado al Tasso, il Solaia ed il Tignanello, anch’essi presentati in grande numero in bottiglie di grande formato (tra cui segnaliamo il Solaia, in doppia magnum 1998, stimata 350 euro) al Sassicaia, di cui sono presenti varie annate, tra cui spicca quella del 1988, presentata in un lotto composto da due bottiglie, stimate 280 euro; dall’Ornellaia e Masseto della Tenuta dell’Ornellaia, fra i quali spicca un Masseto 1995, in magnum, stimato 350 euro, una delle più creazioni più riuscite di Lodovico Antinori, uno dei vignaioli più esuberanti e stimati che, negli anni passati, ha ceduto la Tenuta dell’Ornellaia e ora sta puntando sulla splendida Tenuta di Biserno nel terroir di Bibbona, a due passi da Bolgheri. Ottime opportunità per gli enoappassionati in asta targate Piemonte, Gaja in particolare: due lotti, composti rispettivamente da 10 bottiglie del 1990 di Barolo Speers, stimate 1.000 euro, e da 11 bottiglie della stessa annata di Barbaresco, stimate 1.100 euro, in particolare.
Il top lot dell’asta è un’incredibile verticale di Mouton Rotschild: 50 bottiglie dal 1957 al 2004, stimata 13.000 euro; al valore enologico di questo “Premier Cru” si somma il valore estetico- artistico delle sue etichette, la realizzazione delle quali viene affidata, a partire dal 1946, ad un artista diverso, da Picasso a Matisse, Dalì, Warhol, Mirò, Kandisky, Bacon. In asta anche una selezione di bordeaux 1945. A rappresentarla, il lotto composto da una selezione di “Premier Cru”: Château Latour, Château Lafite Rothschild, Château Haut-Brion e Château Margaux, 4 bottiglie stimate 3.000 euro. Tra i bordeaux, segnaliamo, per l’eccezionalità del formato, il lotto composto da una bottiglia da 6 litri di Chateau d’Yquem, il Sauternes per eccellenza, presentata a 2.200 euro ( ma sul mercato internazionale delle aste sfiora i 10.000 euro, ndr). Tra i vini di Borgogna, da segnalare l’assortimento Domaine de la Romanée Conti 2004, 12 bottiglie in cassa di legno, stimate 6.000 euro; in queste dodici bottiglie, si declina la massima produzione borgognotta, fra cui fa da star il Romaneè Conti, vino rarissimo, che raggiunge quotazioni da capogiro sul mercato internazionale, in assoluto le più alte dell’intero settore enologico. Di Romanée Conti il lotto composto da una bottiglia del 1988, stimata 2.200 euro, e quello composto da un esemplare del 1957, stimato 800 euro.

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