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L’ALTRA FACCIA DELLA CRISI: LE BLUE CHIPS ITALIANE ALLA RISCOSSA NELLE ASTE. I PEZZI PIÙ PREGIATI? MASSETO, SASSICAIA, ORNELLAIA, SOLAIA, SODI DI SAN NICCOLÒ, BIONDI SANTI TRA I TOSCANI; I PIEMONTESI CONTERNO E GAJA. MA ANCHE QUINTARELLI E DAL FORNO

Italia
Ecco alcune blue chips del vino italiano

E’ l’altra faccia della crisi quella che ha interessato le etichette da collezione del made in Italy enoico. I prezzi più competitivi dei vini italiani hanno contribuito alla loro decisa ascesa nelle aste internazionali più importanti, anche se, è doveroso ricordarlo, i nostri top wine sono ancora lontani dalle quotazioni che riescono a spuntare i grandi vini francesi dai bordolesi ai borgognoni, dagli Champagne ai vini dell’Hermitage.

“La crisi ha piuttosto accelerato un processo di internazionalizzazione già in corso - spiega Raimondo Romani, a capo insieme a Flaviano Gelardini della Gelardini & Romani Wine Auction, la prima casa d’aste italiana specializzata in vini d’autore - delle etichette più importanti del panorama enologico nazionale. Il vino italiano sta davvero entrando nel novero dei grandi, calamitando sempre maggiore interesse e i collezionisti di tutto il mondo non rinunciano ad arricchire la propria cantina con il meglio del bel Paese enoico”.

Va detto anche che i grandi collezionisti non sembrano soffrire più di tanto la crisi, ma, di certo, hanno approfittato dei cali nei prezzi di base d’asta. Ad attirare l’attenzione nelle aste italiane (quelle di Wine Auction o di Pandolfini) ed internazionali (da Christie’s a Sotheby’s) di maggiore richiamo sono senz’altro i “supertuscan”, dal gettonatissimo Masseto della Tenuta dell’Ornellaia, passando per il Solaia di Antinori, il Sassicaia della Tenuta San Guido, fino ad arrivare a I Sodi di san Niccolò dell’azienda chiantigiana Castellare di Castellina di Paolo Panerai. Bene anche il Brunello di Montalcino di Franco Biondi Santi; tra i piemontesi molto richiesti il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno e i “cru” di Gaja, oltre al suo Barbaresco. Interesse in crescita anche per gli Amarone di Dal Forno e di Quintarelli.

Proprio a sottolineare questo trend di sempre maggiore internazionalizzazione delle “blue chips” d’Italia, il 20 novembre prossimo a Roma, la Gelardini & Romani Wine Auction organizzerà una giornata dedicata alle 30 migliori etichette italiane che hanno spuntato le più importanti quotazioni nelle aste internazionali. Un appuntamento da non perdere per gli appassionati e i collezionisti che ancora non sono riusciti ad aggiudicarsi alcune di quelle etichette.

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