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L’AMARONE DELLA VALPOLICELLA QUINTARELLI RISERVA 1990 PROTAGONISTA IN ASTA A ROMA. VINI DI PREGIO IN FAVORE DELLA FONDAZIONE “IL FARO”, LA ONLUS DI SUSANNA AGNELLI. 50 I LOTTI, INCASSATI OLTRE 67.000 EURO

Italia
La bottiglia di Amarone della Valpolicella di Quintarelli da 6.000 euro

E’ una tre litri di Amarone della Valpolicella Quintarelli Riserva 1990, con una quotazione di 6.000 euro, il principe delle quotazioni dell’Asta di vini di pregio (edizione n. 4) a favore della Fondazione “I guardiani del Faro” Onlus, l’associazione senza scopo di lucro, fondata da Susanna Agnelli, che organizza e promuove attività a favore de “Il Faro”, centro internazionale di orientamento, formazione ed avviamento al lavoro aperto a giovani, italiani e stranieri, provenienti da contesti sociali, economici e politici difficili. Battitori dell’asta, che ha fruttato oltre 67.000 euro per 50 lotti, Gelasio Gaetani Lovatelli d’Aragona e Ferdinando Miceli di Serradileo.
Ma non sono mancati anche altri protagonisti: una jeroboam di Chateu Lafite Pauillac 2003 in abbinata ad un trittico della Tenuta Il Greppo (Biondi santi), composto da due bottiglie di Brunello di Montalcino (una Riserva 1998 e l’altra annata 2000) e da una di Rosso di Montalcino 2004, ha raggiunto i 5.000 euro. 4.000, invece, la quotazione di un lotto composto da uno Chateau Margaux ’97, una magnum di Magno Megonio 2003 di Librandi e di 6 bottiglie di Rosso di Montalcino 2005 di Podere San Giuseppe. Non è mancata all’appello anche Tenuta dell’Ornellaia: 2 magnum, una di Ornellaia 2000 e l’altra del 1990, sono state battute a 3.500 euro; stessa quotazione raggiunta da un altro lotto composto da due magnum: una di Chateau Margaux e l’altra da un Brunello di Montalcino Manachiara 2001 di Tenute Silvio Nardi.
Una bottiglia da di 18 litri di Le Cupole 2005 di Tenute del Trinoro è stata, poi, battuta a 3.000 euro. 2.000 euro, invece, per una tre litri di Lupicaia 2003 di Rossi di Medelana e 6 bottiglie San Leonardo 1999 dei marchesi Guerrieri Gonzaga, mentre un lotto composto da 2 magnum (una di Sassicaia 2004 di Tenuta San Guido e l’altra de “Il Pollenza” 2004 del petroliere Aldo Brachetti Peretti) ha spuntato 1.500 euro.
Tra le note di colore da sottolineare anche come le bottiglie di vino siano, sempre più spesso, veicolo per l’arte: tra i lotti in asta, da citare una tre litri di Tenuta Il Borro del 2004 griffata Salvatore Ferragamo e due magnum di Morellino di Scansano 2006 di Castello di Romitorio, autografate dal maestro Sandro Chia, uno dei pittori contemporanei più quotati del mondo. Il “regista” Gelasio Gaetani Lovatelli d’Aragona è soddisfatto e, alla fine dell’asta, ha spiegato: “è andata bene, non ci possiamo lamentare. Fare il battitore - ha poi aggiunto - è un poco come essere un direttore d’orchestra e cioè riuscire ad orientare gli acquirenti e a saper alzare la quotazione quando è il momento giusto”.
Per la cronaca la manifestazione ha avuto anche una appendice, per così dire, automobilistica: una nuova Fiat Cinquecento, che faceva bella mostra nel giardino della Fondazione, è stata sorteggiata tra coloro che hanno preso parte all’asta. Baciata dalla fortuna Noemia D’Amico che, con il marito, l’armatore Paolo d’Amico, produce vino nel viterbese, a Castiglione in Teverina.

Alfredo Franz

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