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L’ANTICO MITO DELLA NASCITA DEL DIO DEL VINO, DIONISIO, SVELA LA PRIMA INCUBATRICE DELLA STORIA: E’ LA CURIOSA SCOPERTA DEI MEDICI DELL’OSPEDALE AGIOS SAVVAS DI ATENE

Gli antichi Greci avevano conoscenze approfondite sul trattamento delle nascite premature, sufficienti per realizzare la prima incubatrice della storia della medicina: è quanto rivela un saggio scientifico fondato sullo studio del mito relativo alla nascita del dio Dionisio. In una relazione presentata al Congresso della medicina perinatale a Salonicco, e intitolata “Descrizione mitologica di un’incubatrice”, i medici dell’ospedale greco Agios Savvas affermano che il racconto della nascita di Dionisio e di come le ninfe si presero cura di lui assomiglia quasi esattamente alle moderne tecniche di incubazione praticate negli ospedali di oggi.

Dionisio, dio dell’estasi e del vino (Bacco per i Romani), fu generato dall’accoppiamento fra Zeus e la mortale Semele. Giunone, essendone venuta a conoscenza uccise la rivale incinta di sei mesi, ma il primo tra gli dei riuscì a salvare il figlio, secondo una delle tradizioni, affidandolo a Hermes, il quale lo consegnò alle ninfe che abitavano il monte Nysia in Tracia. Queste si presero cura, secondo la descrizione lasciataci da Oppiano nella sua Cynegetica (un poema sulla caccia), ponendolo in una cava davanti alla quale avevano piantato dei pini. Il neonato venne adagiato in una culla di pino resa soffice da una pelle di cerbiatto e coperta da un fitto intreccio con tralci di vite e foglie d’edera. Secondo lo studio greco, questi sono gli elementi fondamentali di un’incubatrice: gli alberi filtrano l’aria rendendola pura, mentre la culla e la sua copertura garantiscono al neonato la temperatura e l’umidità necessarie.

Un’altra delle tradizioni sulla nascita di Dionisio narra che Zeus per proteggerlo dalla furia di Giunone, lo cucì all’interno della propria coscia, fino al momento del compimento dei nove mesi di gestazione: in questo caso l’incubatrice sarebbe la coscia di Zeus, che in greco si dice Merus, l’antico nome della montagna dove il dio venne assistito dalle ninfe.

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