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L’ARTISTA CINESE XU LEI FIRMA L’ETICHETTA DI CHÂTEAU MOUTON ROTHSCHILD 2008, ARRICCHENDO L’“ART ET L’ETIQUETTE”, CON CUI L’AZIENDA DI PAUILLAC RACCONTA NON SOLO LA STORIA DI UN GRANDE VINO, MA ANCHE L’ARTE CONTEMPORANEA

Italia
Mouton Rothschild 2008

Château Mouton Rothschild ha appena rivelato l’artista scelto per la realizzazione della etichetta del millesimo 2008: è il pittore cinese Xu Lei. Xu Lei, il direttore artistico del Today Art Museum, la galleria di arte contemporanea più importante di Pechino, si è laureato nella prestigiosa Accademia di Belle Arti di Nanjing.
Per l’etichetta, l’artista ha rielaborato il classico emblema del “Mouton”, l’ariete che storicamente contraddistingue lo Château di Pauillac, con un delicato disegno ad inchiostro che raffigura il famoso ariete in piedi tra due mezze lune. Un immagine che afferma - fanno sapere dall’azienda bordolese - “il ruolo di un grande vino come collegamento tra persone e culture, da un emisfero all’altro”.
I prezzi di Mouton 2008 sono cresciuti nelle ultime settimane proprio in vista della conferma di questa decisione da parte dell’azienda bordolese. Quando, a fine 2009, si sono diffuse le prime voci che un’artista cinese avrebbe firmato l’etichetta di Mouton, il prezzo è immediatamente balzato da 1.800 sterline a cassa a 2.200. Un prezzo che sembra un affare in confronto a quello che circola oggi, e cioè non meno di 6.000 sterline a cassa.
L’esplicito riconoscimento dell’importanza del mercato cinese segue l’enorme aumento di valore che ha interessato Château Lafite Rothschild, quando, un paio di settimane fa, l’azienda bordolese ha annunciato che tutte le bottiglie e le magnum dell’annata 2008 avrebbero portato inciso sul collo il simbolo cinese del numero otto, a celebrare l’ingresso in join-venture della tenuta in Cina. I prezzi, in questo caso, sono saliti del 20% e il vino è attualmente scambiato a 10.000 sterline a cassa.
Fonte: www.decanter.com

Focus - “L’Art et l’Etiquette” di Château Mouton Rothschild
L’artista cinese è va ad arricchire “L’Art et l’Etiquette”, l’ormai storica “galleria” che racconta non solo la storia di uno dei più importanti vini al mondo, ma anche un frammento non piccolo della storia dell’arte contemporanea.
Ogni anno dal 1945, l’etichetta dello Château Mouton Rothschild è illustrata con l’opera di un pittore contemporaneo. Già nel 1924 il Barone Philippe de Rothschild (1902-1988), padre della Baronessa Philippine (attualmente alla guida di Château Mouton Rothschild), per salutare la prima “mise en bouteilles au château” aveva chiesto al famoso illustratore Jean Carlu di realizzare l’etichetta del Mouton. Questa iniziativa, forse troppo precoce, rimase, però, senza seguito. Nel 1945, questa volta per celebrare la pace riconquistata, il Barone Philippe de Rothschild decise nuovamente di decorare l’etichetta del millesimato con una”V”, l’iniziale della parola vittoria, disegnata da Philippe Jullian. Da questa circostanza eccezionale nacque una tradizione che, a partire da quell’anno, si ripete ad ogni vendemmia con un diverso artista invitato a creare un’opera unica per decorare questa etichetta.
Nei primi anni il Barone scelse gli artisti tra i suoi amici personali, tra i quali: Jean Hugo, Léonor Fini, Jean Cocteau ed altri. Nel 1955, Georges Braque accettò di illustrare il millesimato. A lui si unirono in seguito i più grandi artisti della nostra epoca fra cui: Dali, César, Miró, Chagall, Piacasso, Warhol, Soulages, Bacon, Balthus, Tàpies. Così si è creata un’originale collezione che si arricchisce ogni anno di una nuova opera. Dopo la morte di suo padre, responsabile della scelta degli artisti è diventata dal 1981 la Baronessa Philippine, che ha coinvolto in questo progetto artisti come, tra gli altri, Haring e Baselitz, Bacon e Balthus.
Nel 2008 è stato scelto l’artista italiano Giuseppe Penone, che ha realizzato l’etichetta per il millesimo 2005, mentre nel 2009 è stata la volta dell’artista britannico Lucian Freud, che ha firmato l’annata 2006 e nel 2010 quella dell’artista francese Bernar Venet, autore dell’etichetta per l’annata 2007. La libertà creativa degli artisti è pianamente rispettata, anche se molte delle opere si ispirano a temi comuni, come: la vigna, il piacere del bere, l’emblema dell’ariete che caratterizza la Maison ed altri. Chi dipinge l’etichetta non riceve un compenso in denaro, ma casse di Mouton Rothschild e ciò contribuisce a fargli considerare questo vino un po’ come il loro “personale” millesimato. Da una ventina d’anni, per volere della Baronessa, questa raccolta di etichette è diventata una vera e propria collezione d’arte dal nome “Mouton Rothschild, L’Art et l’Etiquette” che viene accolta in numerosi musei nel mondo.

La storia - Château Mouton Rothschild
Nel 1853, il barone Nathaniel de Rothschild comprò, nel Medoc, e precisamente nei pressi di Puillac, Brane-Mouton e lo ribattezzò Mouton Rothschild. Nel 1922, il pronipote barone Philippe si prese in carico il destino della proprietà, che attualmente conta su 84 ettari di vigneto. Il suo “regno” fu marcato da uno spirito imprenditoriale e innovatore: costruzione del “Grand Chai” (cantina, nel 1926); acquisizione del vicino Cru Classé, Château d’Amailhac (1933), acquisizione di un’azienda di commercializzazione di vini oggi Barone Philippe de Rothschild S.A. e la creazione di Mouton Cadet; apertura del Museo dell’Arte Vinicola (1962); acquisizione dello Château Clerc Milon, altro Cru Classé (1970); riconoscimento ufficiale di Mouton Rothschild come Premier Cru (1973), l’unica modifica avvenuta fino ad oggi alla celeberrima classificazione del 1855; creazione del primo vino di qualità franco-californiano, Opus One, in partnership con Robert Mondavi (1979). Dalla morte di suo padre, la baronessa Philippine gli è succeduta come proprietaria dei tre grandi Châteaux di famiglia ed è diventata presidente del Baron Philippe de Rothschild S.A

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