“L’ESPRESSO” TORNA AD INDAGARE SUGLI SCANDALI AGROALIMENTARI: DOMANI IN EDICOLA IL SETTIMANALE DEDICA COPERTINA E APPROFONDIMENTI ALLE FRODI NELLA “FOOD VALLEY” ITALIANA, DAL VINO AL PROSCIUTTO, DAI FORMAGGI ALL’OLIO

A distanza di oltre 7 mesi dalla copertina che fece deflagrare le notizie delle sofisticazioni di vino in Provincia di Taranto da una parte, e di non conformità al disciplinare nella produzione di Brunello di Montalcino dall’altra, la ormai tristemente famosa “Velenitaly”, “L’Espresso” dedica un’altra copertina al tema: “Quando il doc non è doc”. Nel settimanale che sarà domani in edicola trovano spazio reportage fra i quali “Cibo, l’incredibile doc” di Emiliano Fittipaldi e “Topolino garantito” di Giorgio d’Imporzano, che si dedicano nuovamente alle problematiche nel settore agroalimentare italiano.

Fra i temi trattati i più eclatanti quelli del Prosciutto di Parma, del Parmigiano Reggiano e del Brunello di Montalcino. Un’attenzione particolare è rivolta ai Consorzi di tutela che dovrebbero essere gli organismi di controllo nel garantire la qualità dei prodotti ma che molto spesso si trovano nell’impossibilità di svolgere questa funzione.

Nel numero in edicola leggiamo: “questo è il cuore del problema: i consumatori sono disposti a pagare a caro prezzo gli alimenti marchiati perchè si aspettano che la qualità sia totale, dagli ingredienti alle procedure, e sia veramente garantita da strutture super partes. Non sempre è così. In Italia controllori e controllati spesso e volentieri coincidono, sono due facce della stessa medaglia o, meglio, della stessa etichetta”.