Omogeneizzazione del prodotto vino? No, grazie. Allegrini, la griffe simbolo dell’Amarone della Valpolicella, uno dei cavalli di battaglia dell’enologia italiana nel mondo, punta su un sistema tecnologico che racconta l’identità e la peculiarità del terroir di provenienza. Lo fa con l’“etichetta parlante”, che non è diversa da una normale etichetta su una bottiglia. Ma una differenza, impercettibile, ce l’ha: racconta del vino e della storia dell’azienda che lo produce. L’obiettivo è quello di segnalare al consumatore tutte quelle informazioni che meglio servono a precisare il profilo storico ed organolettico per ora di Palazzo della Torre, prestigioso cru della Valpolicella, ma, in un vicinissimo futuro, in tutti i vini Allegrini.
L’etichetta con “il dono della parola”, di scena in anteprima a Vinitaly 2009, sarà al vertice della tecnologia italiana, di scena a Vinexpo (Bordeaux, 21/25 giugno), in esclusiva, per debutto e prima produzione, in Allegrini, azienda della Valpolicella Classica, famosa in tutto il mondo per il suo Amarone (e, in questi ultimi tempi, anche per le tenute a Montalcino, San Polo, ed a Bolgheri, Poggio al Tesoro).
Il progetto “L’etichetta parlante” è nato in Toscana, segnatamente a Santa Croce, dove è stato messo a punto nei laboratori di Modulgraf grazie ad una ricerca durata anni e condotta dall’imprenditore Daniele Barontini e dall’ingegnere tedesco Florentin Doring. “La nostra applicazione - spiega Barontini - nasce da una sofisticata e segreta ricetta di spalmatura dell’inchiostro”. Inchiostro di tutti i colori, ovviamente, ma capace di interagire con un lettore a forma di penna. L’apparecchio si chiama “Ecocoder” e intercetta l’inchiostro decodificando, tramite un minuscolo scanner rifrattometro a raggi infrarossi. “il prodotto è anche contro i falsari - conclude Barontini - in quanto contiene una sorta di codice genetico assolutamente invisibile ad occhio nudo”. Per Marilisa Allegroni, a capo della famosa cantina, “enoteche e ristoratori sono il target ideale dell’etichetta parlante. Essi potranno così dialogare meglio con i clienti e con il personale incaricato delle vendite”.
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