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L’ETILOMETRO? UNO SPAURACCHIO ANCHE PER I PRETI CHE SI SPOSTANO IN MACCHINA … IMPOSSIBILE PER I PRELATI, NELL’EUCARISTIA, ESIMERSI DALL’INCONTRO COL “SANGUE DI CRISTO”, SIMBOLEGGIATO DAL VINO

Era stata pensata per porre rimedio ad un malcostume prevalentemente giovanile, una piaga sociale che ha tristemente scalato l’agenda politica con stragi e morti sulla strada. La legge sulla sicurezza stradale e i relativi inasprimenti delle pene per la guida sotto l’effetto dell’alcol rischia però, esempi alla mano, di riguardare categorie sociali insospettabili, che vanno ben oltre gli eccessi di ragazzi che si mettono al volante dopo qualche bicchiere di troppo. E non ci riferiamo solo agli “addetti ai lavori” del mondo del vino, come possono essere sommelier, assaggiatori, enologi e giornalisti, continuamente a rischi a causa della loro professione, ma anche a categorie apparentemente immuni al problema come possono essere i parroci. Un esempio di ingerenza alla rovescia? Parrebbe di si, visto che una legge dello stato rischia di minare uno dei cardini del culto cristiano che vede il vino protagonista, simbolo stesso del sangue di Cristo. L’incredibile allarme parte dalla Valpolicella (www.valpolicella.it, una sorta di portale del territorio), celeberrima area vinicola italiana e patria dell’Amarone, uno dei rossi del Bel Paese più apprezzati al mondo. Con il calo di vocazioni e fedeli, infatti, molti parroci devono dire messa in luoghi diversi a distanza di poche ore e il vino che bevono durante l'eucarestia sembra creare più di un problema con l'etilometro. E con una legge che, forse, era stata pensata per risolvere ben altre situazioni …

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