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L’INDIA ABBASSA I DAZI SULL’IMPORTAZIONE DI ALCOLICI DALL’UNIONE EUROPEA. ARRIVATO L’ACCORDO: IL GOVERNO DI DELHI UNIFORMA LA TASSAZIONE ALLA SOGLIA DEL 150%

E’ finita positivamente la querelle tra India e Unione Europea: l’India rimuove i dazi doganali esasperati sul vino e gli alcolici europei, e l’Europa chiede al Wto di porre fine al contenzioso aperto ufficialmente lo scorso aprile dopo che erano fallite le consultazioni, avviate nel dicembre 2006 su richiesta della Commissione Ue, per riportare i provvedimenti illegali indiani nella sfera della compatibilità della World Trade Organization.
Il caso era nato in seguito ad un’indagine europea del 2005 sulle barriere al commercio internazionale: in quest’ambito erano state ravvisate misure discriminatorie per l’accesso dei prodotti europei al mercato indiano, che, attraverso tassazioni statali e locali, facevano lievitare il costo del vino fino al 264%, e fino al 550% del prezzo originario quello di altre bevande alcoliche. Dopo gli ultimi provvedimenti del governo di Delhi le tassazioni saranno uniformate sulla soglia del 150%.
“L’Unione apprende la notizia con soddisfazione - ha dichiarato Peter Power, portavoce Ue per il commercio - questa decisione ci avvicina ai nostri obiettivi”.
La Commissione continuerà comunque a vigilare che i patti vengano mantenuti e che non vengano applicate nuove imposte sui prodotti europei. Nel qual caso, il regolamento del Wto consente di aprire nuovamente il contenzioso, che può rimanere in stand-by per la durata di un anno.

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