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L’ITALIA A VINEXPO DI BORDEAUX (19-23 GIUGNO) TRA VINO, STORIA, MUSICA E “MELTING POT”: IL BELPAESE SECONDO ESPOSITORE AD UNO DEGLI APPUNTAMENTI PIÙ IMPORTANTI DEL MONDO DEL VINO. CON L’ISTITUTO PER IL COMMERCIO CON L’ESTERO CHE PUNTA SULLE EMOZIONI

Italia
Di scena il Vinexpo: a Bordeaux, dal 19 al 23 giugno 2011

Il progetto è ambizioso: andare in Francia, l’eterna concorrente, a raccontare non solo quanto è buono il vino italiano, ma anche come si intreccia con la storia, con la musica, con le città e con i territori più belli d’Italia. Punta sull’emozione la missione tricolore a Vinexpo di Bordeaux (19-23 giugno), uno degli appuntamenti più importanti del mondo del vino.

L’Italia sarà il secondo Paese espositore dopo la Francia, con la delegazione del Belpaese che sarà guidata dall’Ice, l’Istituto per il commercio con l’estero, che metterà in campo una serie di seminari tematici (www.terroirsditalie.com), guidati da Attilio Scienza, tra i massimi esperti di enologia e storia della viticoltura al mondo, Giuseppe Martelli, presidente di Assoenologi, il musicista e wine-writer Giovanni Bietti e l’enologa Barbara Tamburini. Un percorso storico sull’evoluzione di Enotria con i vini dei Cesari, dei Papi, del Risorgimento e dei Vicerè d’Italia, uno musicale con Verdi, Bellini e Mozart, affascinati dal nettare di Bacco, tanto da celebrarlo nelle loro opere (come l’aria “Libiam ne’ lieti calici” di Verdi), ma anche con la Tarantella nel Sud Italia. E ancora, la scoperta del legame tra il vino e i luoghi patrimonio dell’Umanità Unesco italiani, da Verona alla Val d’Orcia, da Castel del Monte alla Sicilia, e di come la coltura della vite e del vino abbiano cambiato la struttura paesaggistica e sociale dell’Italia, nel seminario “Comuni non Comuni”, dove tra gli altri saranno prese ad esempio realtà come Menfi (Agrigento), Montefalco (Perugia), San Martino sulla Marrucina (Chieti) e Suvereto (Livorno), tra le protagoniste di un modello di integrazione multietnica che nasce dal lavoro nella filiera e nell’indotto vitivinicolo, come racconta l’indagine sul “melting pot” nei territori del vino delle Città del Vino, nata da un’idea di WineNews.

Ma l’Italia non si specchierà solo sul suo passato: per guardare al futuro sarà presentato il progetto Magis, coordinato da 12 Università, che punta sull’attenzione ad ambiente ed eco-compatibilità della produzione vinicola. E ancora tutti i grandi nomi dell’enologia italiana, dal Gruppo Italiano Vini, Luigi Cecchi & Figli, Santa Margherita e Zonin. Insomma, l’Italia si prepara alla campagna di Francia.

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