02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

L’ITALIA DEL VINO FRENA (MA TIENE) IN USA: NEI PRIMI 9 MESI DEL 2013 VOLUME A +0,4%, VALORE A +6,5 SUL 2012 (L’ANNO ERA PARTITO DA +10,7% E +14,2%). MA IL BELPAESE RESTA LEADER, E FA MEGLIO DELL’IMPORT COMPLESSIVO IN USA, CHE CROLLA IN VOLUME

Italia
Italia leader in Usa

Continuano a frenare, le esportazioni di vino italiano in Usa: se il 2013 si era aperto a +10,7% in volume e +14,2% in valore sul 2012. Le cifre sui primi 9 mesi del 2013, dell’Italian Wine & Food Institute, guidato da Lucio Caputo, invece, dicono che siamo a +0,4% in volume (1,86 milioni di ettolitri) e +6,5% in valore (954 milioni di dollari). Manca il dato importante della fine dell’anno, in cui gli ordini per le feste possono fare la differenza, ma è probabile che il consuntivo finale sia negativo, almeno in quantità. In ogni caso, il Belpaese rimane leader tra i vini stranieri in volume (26,8% del mercato) ed in valore (32,6%), e fa comunque meglio del complesso delle importazioni Usa, diminuite del 7,2% in quantità (6,9 milioni di ettolitri) e cresciute del 4,3% in valore (2,9 miliardi di dollari). Ed è anche l’unico Paese tra i primi 5 importatori (con Australia, Cile, Argentina e Francia) ad avere il segno positivo in entrambi i parametri. Capitolo a parte, come accade da un po’ di tempo a questa parte, per gli spumanti del Belpaese, che crescono del 22,5% in quantità (243.080 ettolitri) e del 21,2% in valore (139,8 milioni di dollari).

Focus - Il Veneto campione dell’export di vino italiano

Se è vero che l’Italia è una delle potenze mondiali dell’export di vino nel mondo, con un valore che, nel 2013, supererà i 5 miliardi di euro, è indiscutibile che nel panorama enologico del Belpaese ci sia un grande territorio che è il campione assoluto delle esportazioni. Ovvero il Veneto, che nei primi 9 mesi del 2013 è arrivato ad esportare 1,146 miliardi di euro, pari al 31,8% del totale italiano del periodo in esame. A dirlo la Direzione del sistema statistico di Veneto Agricoltura, che per la Regione registra una crescita dell’11,7% sui primi 9 mesi del 2012, quando il vino del Veneto, tra Amarone e Prosecco, Soave e Bardolino, per citare i vini più celebri del territorio, ha venduto all’estero per un valore di 1,443 miliardi di Euro.
“Questi dati, benchè provvisori, confermano e consolidano - commenta l’assessore all’agricoltura del Veneto, Franco Manzato - il primato economico dell’enologia veneta: un fatto che vorrà pure dire qualcosa nel mercato mondiale del vino, dove la concorrenza è apertissima e dove siamo la prima Regione produttrice del primo Paese produttore del pianeta. Questo vale per quanto riguarda il rapporto prezzo/qualità dei nostri vini, il loro reale apprezzamento al consumo, la capacità di innovazione e di qualità che il sistema produttivo ha “iniettato” nel comparto a tutti i livelli fino alla bottiglia che arriva in tavola. E vale anche sul piano delle strategie condivise e della gestione, in una realtà complessa e anche frammentata, dove la superficie media a vigneto per azienda è di circa 2 ettari. L’unica cosa che possiamo invidiare ad altre realtà è la relativamente scarsa nomea che le produzioni venete hanno nelle classifiche nazionali e internazionali delle riviste e dei gourmet. Ma ci “accontentiamo” di fare reddito e di essere apprezzati”.
Tra i leader dell’export italiano di vino, dopo il Veneto, vengono il Piemonte piemontesi (18,9% del totale nazionale dei mesi da gennaio a settembre 2013), la quelli Toscani (15%), e il Trentino Alto Adige (9,6%), mentre le Regioni che sono cresciute di più, in percentuale, sul 2012, sono Emilia Romagna (+16%), Abruzzo (+12%) e Campania (+12%).

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli