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L’ITALIA DEL VINO PIAZZA I SUOI “AVAMPOSTI” PERMANENTI IN CINA: ACCORDO FIRMATO TRA ENOTECA ITALIANA DI SIENA E L’IMPORTATORE-DISTRIBUTORE BEIJING ZHENGYUAN YOUSHI, PER APRIRE 100 ENOTECHE TUTTE “MADE IN ITALY”. E 10 SARANNO OPERATIVE ENTRO IL 2011

10 enoteche dedicate solo al vino italiano operative in Cina entro il 2011, per arrivare poi a 100, con l’esperienza e il know how dell’Enoteca Italiana che, dalla sede cinese Yishang Wine Business Consulting, selezionerà le etichette, gestirà i rapporti con i produttori e trasmetterà la cultura enoica italiana. Ecco l’accordo firmato dall’importatore-distributore Beijing Zhengyuan Youshi, uno dei più grandi e importanti della Cina, e l’ente italiano. Iniziativa che non può che far bene in un mercato che sta crescendo anche “culturalmente”, visto che i cinesi, per www.decanter.com, iniziano a guardare con interesse non solo ai Bordeaux “top” , ma anche a quelli sui 20 dollari. Una fascia di prezzo in cui l’Italia ha molto da dire.
“Un accordo non solo importante ma anche ambizioso - conferma il segretario generale di Enoteca Italiana Fabio Carlesi - perché 10 enoteche saranno già operative entro il 2011. Enoteche che proporranno esclusivamente vini italiani. Invadere i nuovi mercati stranieri con un prodotto complesso come il vino non è affatto facile. In Paesi come la Cina, non basta presentarsi alle fiere di settore e proporre agli importatori il proprio prodotto, c’è bisogno di molto di più: di erudire un consumatore culturalmente ancora molto distante dal mondo del vino. E la nostra sede cinese Yishang Wine Business Consulting si inserisce perfettamente in questo contesto: avrà, infatti, il delicato compito di trasmettere la cultura enoica che l’Italia vanta in tutto il mondo ai sommelier che presteranno la loro professionalità all’interno delle enoteche. Yishang è stata costituita tre anni fa proprio con questo intento e colgo l’occasione per ringraziare Alessandro Mugnaioli, allora export manager di Enoteca Italiana e oggi assessore al Comune di Siena che, per primo, ha creduto in questo progetto e ne è stato il principale attore”.
“E’ la firma di un protocollo importante - dice Sen Liu, presidente di Beijing Zhengyuan Youshi - perché in Enoteca Italiana troviamo un partner che ci ha consentito di realizzare questo progetto ambizioso che vede il vino italiano protagonista nel mercato cinese. Conosco l’Italia, amo quel Paese, i suoi stili di vita, apprezzo le sue eccellenze e la sua grande cucina”.
“Il futuro del vino di qualità - spiega ancora il presidente di Enoteca Italiana Claudio Galletti - è anche in Cina. I dati di crescita del mercato cinese prevedono infatti un aumento di consumo dei vini rossi del 36,4% entro il 2012, e un maggior incremento dei vini bianchi che si attesterà intorno al 38%. Insomma, il futuro del vino italiano è oltre la Grande Muraglia e Enoteca Italiana, come sempre ha fatto dal 1933, vuole esserci e ci sta riuscendo benissimo”.
Info: www.enoteca-italiana.it

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