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LA “BELLE ÉPOQUE” DEL VINO ITALIANO, CHE PRIMEGGIA NEL MONDO PER L’EXPORT, SI CELEBRA AL “VINEXPO 2011” (BORDEAUX, 19-23 GIUGNO). UN’IMPORTANTE OCCASIONE PER SPINGERE SULL’ACCELERATORE DEL “WINE ITALIAN STYLE”, “FORMAT ENOICO” CHE PIACE SEMPRE DI PIÙ

Italia
Di scena a Bordeaux il Vinexpo, dal 19 al 23 giugno 2011

Non “una voce nel nulla”, ma realtà conclamata e comprovata: è quella del momento d’oro dei vini italiani. Soprattutto in tema di export. L’ennesima conferma arriva dallo studio “Vinexpo-The Iwsr”, che se, da un lato, riconosce alla Francia il primato di Paese esportatore per fatturato (due volte superiore a quello italiano), il Belpaese primeggia per volumi, visto che, nel 2009, abbiamo spedito all’estero 212,3 milioni di casse da 9 litri, un balzo in avanti, sul 2005, del 31,5%. Non solo: l’Italia è anche il secondo Paese produttore al mondo, e secondo anche per consumo di vini fermi.
Vinexpo, il salone “bordolese” per gli operatori del settore dei vini e degli alcolici, sarà un’occasione ghiotta per dare un’ulteriore spinta alla “macchina-vino” italiana, i cui motori vanno già a pieni giri: la kermesse di Bordeaux (19-23 giugno 2011) offrirà l’occasione ai nettari tricolore di presentarsi al meglio ai 50.000 visitatori professionisti del comparto.
D’altronde, il direttore generale di Vinexpo, Robert Beynat, è esplicito sui vini made in Italy: “sono i vini più esportati nel mondo in termini di volume e Vinexpo fornirà a tutti un’occasione unica per sviluppare i propri mercati internazionali”. Anche Umberto Vattani, presidente dell’Istituto per il Commercio Estero (Ice), ha tenuto a precisare che “la produzione italiana di questi ultimi anni è sempre più orientata verso vini di grande qualità, la cui domanda aumenta nettamente, sia che si tratti del mercato interno o di quello internazionale. Le vendite di vini Doc aumentano in termini di volume e di valore” e, dunque, la vetrina di Vinexpo rappresenta un’occasione da valorizzare al massimo. Il sentiment richiamato da Vattani è confermato anche dallo stesso studio “Vinexpo-The Iwsr”, che prevede - entro il 2014 - un calo dei consumi mondiali di etichette italiane al di sotto dei 5 dollari (-2,7%), ed un aumento importante (+10,5%) di quelle tra i 5 ed i 10 dollari.

Focus - Vinexpo., ecco cosa farà l’Italia del vino
Saranno 320 le aziende del Belpaese a Vinexpo 2011 per 4.800 metri quadrati di superficie espositiva (+20% sul 2009), seconda presenza, per numero, dietro alla Francia. Una parte delle aziende italiane saranno riunite sotto la partecipazione collettiva coordinata Ice, che occuperà 750 metri quadrati, e mira a rappresentare il meglio dell’enologia tricolore, come sottolinea il presidente, Umberto Vattani.
Le regioni produttrici saranno ampiamente rappresentate: nutrita la delegazione siciliana; la Toscana, oltre a presentare le sue migliori etichette, proporrà un ristorante dedicato all’accordo fra pietanze e vini della regione; il “Vigneto di Napoli” disporrà di 500 metri quadrati, gestiti dalla Camera di Commercio di Avellino. News 2011, nonchè prova del dinamismo commerciale italiano, un grande spazio per 34 giovani viticoltori italiani riuniti dall’Osservatorio per l’Imprenditorialità Giovanile in Agricoltura (Oiga). A fianco di queste partecipazioni collettive, gli “indipendenti”, ovvero i 60 espositori italiani che verranno a rinforzare la presenza “cisalpina” nella “cinque giorni” (dal Gruppo Italiano Vini a Cecchi, da Santa Margherita a Zonin).
“Tastings by Vinexpo”, altra news 2011, darà lustro ai vini italiani nel programma di degustazioni: tra le 16 degustazioni italiane, quella di Masi Agricola il 20 giugno, quelle di Ornellaia e Les Vins de Toscane, il 22 giugno.
Info: www.vinexpo.com

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