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LA BISOL RISCOPRE “LA DORONA”, VITIGNO DEL 1400, E NASCE VENISSA. DOE? A VENEZIA SULL’ISOLA DI MAZZOBBO

Si chiamerà “Venissa”, sarà un vino prodotto in poche migliaia di bottiglie che si potranno acquistare solo su ordinazione, ed è già corsa all’accaparramento tra gli appassionati e gli addetti al settore. Tanta attesa è più che giustificata: Venissa nasce da un progetto portato avanti da Gianluca Bisol, a capo della storica azienda produttrice di uno dei più blasonati Prosecco di Valdobbiadene esportato in tutto il mondo, che ha recuperato un’antica vigna nella laguna veneta reimpiantandovi la Dorona, vitigno a bacca gialla che risale al 1400 di cui si erano perse le tracce.

Un risultato frutto di cinque anni di ricerche storiche sui vitigni autoctoni di Venezia, presenti diffusamente fino a pochi secoli fa. La vigna, murata, è stata trovata sull’Isola di Mazzobbo e qui si è sviluppato l’ambizioso progetto: “in collaborazione con “Vento di Venezia”, polo nautico guidato da Alberto Sonnino - spiega Gianluca Bisol - stiamo per dare vita a una struttura ricettiva, su questa bellissima isola, che sarà un centro di formazione, educazione e ricerca agroambientale. Qui abbiamo provveduto dopo il recupero a reimpiantare la Dorona e con la collaborazione di Roberto Cipresso, winemaker di talento, entro il 2011 saremo in grado di produrre le prime, poche, migliaia di bottiglie”.

“Venissa sarà un omaggio alla storia e alla cultura della Laguna di Venezia da sempre legata particolarmente a Valdobbiadene, dove i nobili veneziani amavamo rilassarsi e trascorrere le loro vacanze, come testimoniano le numerose antiche ville veneziane collocate fra le sue colline” spiega Gianluca Bisol che tiene a precisare che attorno al recupero dell’antico vitigno della Dorona sono stati coinvolti attivamente associazioni, enti culturali e scientifici internazionali, fra cui il Parco della Laguna.

Con questo progetto l’isola di Mazzobbo si trasforma in una vera e propria oasi enogastronomica. Dall’orto con eccellenze veneziane, alla peschiera con la fauna ittica della laguna. E con un struttura ricettiva (6 stanze dotate di ogni comfort) la cui cucina sarà curata da Paola Budel, chef cresciuta alla scuola di Gualtiero Marchesi e Michel Roux.

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