Nei tanti anni in cui ha collaborato con Decanter, la celebre firma del vino Hugh Johnson ha messo su una cantina personale da far invidia alle enoteche più fornite del pianeta: annate introvabili di Romanée-Conti fanno compagnia a bottiglie di Madeira risalenti al 1830, annate 1937 e 1961 di Latour trovano spazio accanto ai più rari vini tedeschi, come Egon Müller e Robert Weil. Un tesoro che, per gran parte, finirà all’asta, di scena il 13 maggio alla casa d’aste Sworders Stansted Mountfitchet, nel Sussex del nord. 318 lotti, tra bottiglie ed intere casse, per un valore stimato in decine di migliaia di sterline, “sacrificati” sull’altare di un radicale cambio di vita, che porterà Johnson lontano dalla sua grande casa immersa nel verde del Sussex, “per una sistemazione più piccola, a Londra, che mi permetta di stare vicino ai miei figli ed ai miei nipoti”.
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