“I nostri vitivinicoltori che da anni sono impegnati ad offrire al mondo prodotti di eccellenza, hanno saputo guadagnarsi la fiducia dei consumatori grazie ad una normativa che offre indicazioni trasparenti per i vini Doc e Igt: le modifiche proposte dall’Unione Europea (in tema di certezza sull’origine e sulla qualità del prodotto) non contribuirebbero ad una maggiore chiarezza ma, al contrario, favorirebbero soltanto ambiguità e confusione”. Augusto Bocchini, presidente di Confagricoltura, la più importante organizzazione delle imprese agricole, chiede al Governo italiano “di far sentire la propria voce a Bruxelles, per tutelare i viticoltori europei e soprattutto i consumatori”.
Le modifiche del regolamento dell’Unione Europea prevederebbero “la possibilità di indicare in etichetta, anche per i vini da tavola, il nome del vitigno e l’annata di produzione, oltre a menzioni aggiuntive quali distinzioni, medaglie e metodi di elaborazione. La bozza Ue, inoltre, prevede ampie “aperture” ai vini provenienti da Paesi terzi”. “Non possiamo accettare - spiega Augusto Bocchini, presidente della Confagricoltura - l’introduzione di nuove norme che stravolgerebbero l’attuale impostazione comunitaria in materia della qualità dei vini”.
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