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LA CONTROETICHETTA SI STACCA, SI TRASFORMA IN BIGLIETTO DA VISITA, E NON SI SCORDA PIU’ CHE VINO SI E’ BEVUTO … GRAZIE A MEMOWINE®, L’IDEA DELLA POLIGRAFICA SAN FAUSTINO

Italia
Il MemoWine

Andare al ristorante o in enoteca, assaggiare un vino, trovarlo ottimo, e poi non ricordarsi come si chiama. Un piccolo “dramma” che coinvolge migliaia di enoappassionati.
Ma, da oggi, c’è chi ha pensato ad una pratica soluzione per questo inconveniente: la Poligrafica San Faustino Spa (www.psf.it), azienda quotata in Borsa e leader nel settore, ha ideato e brevettato MemoWine®, una contro-etichetta autoadesiva dalla quale si può strappare la sezione centrale, in cui sono stampate la miniatura dell’etichetta vera e propria, e altre informazioni rilevanti relative al vino, che si trasforma in un biglietto da visita in piena regola.
Un’idea semplice che rappresenta una intelligente tappa nell’evoluzione del packaging del vino, perché mette a disposizione dei produttori un’arma in più per farsi conoscere (e ricordare) da consumatori, pur mantenendo la grafica tradizionale della loro etichetta e potendola applicare sulle bottiglie con i consueti sistemi di etichettatura, anche per basse tirature.
Il primo in Italia ad adottare questa nuova retroetichetta, tanto che è ancora in fase di sviluppo, è il Podere San Cristoforo (www.poderesancristoforo.it), nella Maremma Toscana, di proprietà di Lorenzo Zonin. Lorenzo Zonin che ha, nel suo passato, una tesi sul packaging del vino nell’Office International de la Vigne e du Vin (Oiv) a Parigi continua: “Podere San Cristoforo produce un vino di territorio, lo testimonia la scelta del vitigno Sangiovese ed il semplice sistema di vinificazione con grande attenzione al vigneto. Oggi sono convinto che la filosofia di un produttore deve essere trasmessa non solo dal vino ma anche con forza dall’immagine della bottiglia con la sua etichetta. E’ un principio di coerenza che deve essere sempre rispettato”.

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