02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

LA CORSA ALL’OUTLET DEL VINO: ECCO LA NUOVA FRONTIERA COMMERCIALE PER LE BOTTIGLIE MADE IN ITALY. A ROVERETO SI INAUGURA IN QUESTI GIORNI IL PRIMO DEL PAESE

Italia
Anche per il vino inizia la corsa agli scaffali degli outlet

All’inizio erano dedicati all’abbigliamento. Capi di stilisti, magari delle passate collezioni, da acquistare a prezzi scontatissimi. Nati negli Stati Uniti, gli outlet negli ultimi anni si sono diffusi anche in Italia, e sono diventati la mecca dei fashion victims.
Dall’abbigliamento si è poi passati alle scarpe, alla biancheria per la casa, agli articoli sportivi, all’arredamento, in un crescendo di prodotti che vede come ultimo arrivato il vino. Il primo outlet enologico sarà inaugurato in questi giorni a Rovereto (Trento), su iniziativa della Web Opportunities srl, a cui fa capo l’imprenditore veronese Massimo Meneghello, già ideatore del primo portale di riferimento per gli outlet della moda, www.bestoutlet.it.
A Rovereto i consumatori potranno trovare vino di tutta Italia ad un prezzo estremamente conveniente, perché non comprensivo dei costi della distribuzione. Nell’outlet (che ha una superficie di oltre 1.500 metri quadrati) ci saranno corner affidati alle aziende e gestiti dalle cantine stesse, ed in più un banco mescita per la degustazione dei vini che si trovano all’interno dello store ed un servizio di consulenza enologica.
Le cantine che hanno chiesto di aderire al progetto sono già 200, tanto che occorrerà fare una selezione.

Outlet - Pro e contro - Il parere dei produttori
La logica dell’outlet può essere applicata anche al vino? Secondo Franco Zuffellato di Zonin, la più grande realtà vitivinicola italiana, si tratta di “un’opportunità nuova da valutare, se ci sarà maggiore attenzione per i vini e per i prezzi più contenuti. Certo non si può dimenticare l’esperienza acquisita dai distributori tradizionali, che restano punti fermi nel settore del vino di alta qualità. Però si può provare, con alcuni vini e in quantità limitata”.
Il parere di Emilio Pedron del Giv (Gruppo Italiano Vini) è che “le grandi marche fanno fatica a confrontarsi con gli outlet. Anche perché c’è un modello distributivo già collaudato che va difeso”. Di parere diverso Carlo Nerozzi di Le Vigne di San Pietro, a dimostrazione che gli outlet sono una soluzione appetibile soprattutto per aziende medio-piccole: “Ciò che trovo interessante è che la gestione dello spazio vendita è fatta direttamente dall’azienda, che applica quindi la sua politica di prezzo”. Silvano Brescianini di Barone Pizzini spiega che tra le iniziative dei produttori del consozio Symposium ci sia proprio la costituzione di un outlet del vino, in cui ogni azienda avrà il suo corner.
“Oggi occorre investire sul mercato, sapendo che il consumatore non può e non deve pagare di più. Gli outlet sono una delle poche opportunità per una piccola azienda di andare sul mercato, perché trattare con la grande distribuzione è molto spesso impossibile”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli