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ECONOMIA

La crisi non colpisce tutti, il caso di Italian Wine Brands: il titolo in 6 mesi cresce del 30%

Iwb mantiene prospettive positive per il 2020: non ha subito il blocco del canale Horeca, puntando su vendite dirette e presenza nella Gdo
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La viticoltura ed il global warming

Se pochi giorni fa il Rapporto Mediobanca sul settore vino dipingeva un quadro a tinte fosche per il 2020 del comparto, con una riduzione della capitalizzazione causata in primis dal lockdown del macro settore Horeca e dalla caduta del commercio mondiale (il 63,5% delle aziende prevede di subire nel 2020 un calo delle vendite, con una flessione superiore al 10% per il 41,2% degli imprenditori), c’è chi va in controtendenza. È il caso di Italian Wine Brands, il più grande gruppo vinicolo quotato nel Belpaese, stando almeno alla loro comunicazione.
Nel periodo dell’emergenza sanitaria, infatti, ha ben performato e anche in Borsa il trend è stato superiore a quello del Ftse Italia. In particolare, Italian Wine Brands ha avuto una crescita del titolo del 40% nell’ultimo anno, del 32% negli ultimi sei mesi e del 30% solo nell’ultimo mese. La capitalizzazione negli ultimi due mesi è passata dai 80 milioni del 18 marzo (momento del lockdown) ai 113 milioni di euro di oggi. A differenza delle aspettative di vendita sul 2020 di tante società vinicole italiane, Iwb mantiene prospettive positive, forte della mancata penalizzazione dal blocco del canale Horeca da marzo, in quanto marginale per il suo business, e dall’aver puntato sulle vendite dirette che, con i consumi di vino domestici in aumento, non ha subito gli effetti dell’emergenza sanitaria. E poi il canale “vincente” della Gdo dove Iwb è fortemente presente.
Lo sviluppo economico di Italian Wine Brands è direttamente collegato alla crescita a livello globale, grazie a dati di vendita in aumento e alla conquista commerciale di nuovi Paesi. Il Gruppo ha recentemente allargato la proposta commerciale alla Spagna, ampliato la piattaforma “Svinando” ai Paesi europei ed i propri investimenti. Ad inizio marzo Iwb ha acquisito, tramite la controllata Provinco Italia, il 100% della Società svizzera Raphael Dal Bo (16 milioni di fatturato) rafforzando l’attenzione sui segmenti a più alto potenziale di crescita, come quello biologico. Nel corso del 2019 i ricavi delle vendite hanno raggiunto 167,7 milioni di euro, dato in sensibile crescita (+11,89%) rispetto agli 149,9 milioni di euro raggiunti nel corso del 2018.
Per il canale digitale nel distance selling, il gruppo Iwb si è confermato nel 2019 tra i principali player italiani sul mercato europeo del vino, con vendite web pari a circa 13,4 milioni di euro. A livello di mercati di riferimento, Iwb realizza il suo volume d’affari prevalentemente, e in misura crescente, con clienti esteri e solamente per una parte residuale con clienti nazionali. Le vendite sono realizzate esclusivamente attraverso un portafoglio di marchi di proprietà e registrati.

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