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“LA DIFESA DEL VINO E’ LA DIFESA DEL PATRIMONIO E DEI NOSTRI TERROIR”: COSI’ I VITICOLTORI FRANCESI SUL PIEDE DI GUERRA DICONO NO AL DIVIETO DI DEGUSTAZIONE DEL PROGETTO DI LEGGE CONTRO L’ABUSO DI ALCOL DEL MINISTRO DELLA SALUTE BACHELOT-NARQUIN

Da Bordeaux a Nantes, da Angers a Blois e Bergerac, da Nîmes fino a Avignon, Gaillac, Arbois, Sancerre, Epernay, Saint-Emilion e Cognac, i viticoltori delle grandi regioni enologiche francesi coprono i cartelli stradali e si mettono sul piede di guerra: tutti insieme, tutti schierati, più decisi che mai a far sentire la loro voce contro gli effetti del progetto di legge “Ospedale, pazienti, salute e territori“, presentato nei giorni scorsi dal Ministro della Salute francese Roselyne Bachelot-Narquin, che mira a rafforzare la politica di prevenzione contro l’abuso di alcol, concentrando l’interesse verso la protezione della salute dei minori e allargando il raggio di azione dalla vendita al divieto degli “open-bar”, abolendo perfino le degustazioni a scopo promozionale.

“Un modo di protestare - spiega Vin et Société, uno dei rappresentanti degli attori della filiera (produttori, negozianti e interprofessioni) - contro la moltiplicazione delle proibizioni e mostrare che la difesa del vino è la difesa del nostro patrimonio e dei nostri terroirs”. La disposizione che ha fatto scattare la rabbia dei viticoltori è l’articolo 24 del provvedimento, che testualmente prevede il divieto di “offrire gratuitamente e a volontà bevande alcoliche per scopi promozionali o di venderle a forfait”.

Il progetto di legge, che sarà presentato al Parlamento all’inizio 2009, oltre a prevedere il divieto di vendita d’alcol ai minori, allarga poi il raggio d’azione, sancendo il divieto di vendita nelle stazioni di servizio, che attualmente possono vendere dalle 6 alle 22. Saranno definitivamente vietati gli “open bars”, serate nelle quali si può bere senza limiti una volta pagato il prezzo dell’ingresso, mentre gli happy hour verranno mantenuti. Secondo Evelyn Leroux, portavoce di Vin et Société, “la filiera non mette in discussione il divieto degli open-bars, ma non ammette l’abolizione delle degustazioni. I viticoltori chiedono al Ministro della Salute di modificare la formulazione del testo in modo che le degustazioni possano essere autorizzate nell’ambito dei saloni, delle fiere e delle altre manifestazioni professionali della filiera”.

Ma l’iniziativa del Ministro della Salute francese non dimentica certo il web: la Bachelot si è detta favorevole ad una riforma della Legge Evian del 1991 che regolamenta la materia su carta stampata e radio, ma non sulla rete, per la quale propone il divieto di ogni forma di comunicazione indesiderata sui siti per ragazzi, spam e finestre pop-up, e l’obbligo per le pubblicità di contenere messaggi sanitari ben visibili.

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