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LA FAMIGLIA FOLONARI CONTINUA IL SUO IMPEGNO NEL MONDO DEL VINO, ANCHE DOPO LA CESSIONE DI RUFFINO A CONSTELLATION BRANDS. LO PRECISA IN UNA LETTERA AMBROGIO FOLONARI. ANCHE SE NESSUNO (IN PRIMIS, WINENEWS) AVEVA MAI SOSTENUTO IL CONTRARIO ...

Italia
Ambrogio e Giovanni Folonari

Come leggere le notizie in maniera completamente diversa da quello che vogliono dire. Ambrogio Folonari, esponente di una della famiglie più impegnate del mondo del vino italiano, in una lettera indirizzata a “Libero Gusto”, commenta così la notizia della cessione del marchio toscano Ruffino a Constellation Brands.

Gentile Direttore,
ho letto l’8 ottobre il vostro articolo nella rubrica “News & People” (realizzato dalla Winenews, ndr) sulla cessione da parte della Famiglia Folonari (in realtà si tratta solo di Paolo e Marco Folonari) dell'intero pacchetto azionario della Ruffino di Pontassieve.
Questa notizia ha suscitato molto interesse e rammarico nel mondo vinicolo italiano e anche nel comparto finanziario.
Certo Ruffino, cui personalmente ho collaborato per la quasi totalità della mia vita fino al 2001, nel settore vinicolo internazionale era diventato un marchio di grande rilievo.
Ma, allo stesso modo e ancor più, il nome della Famiglia Folonari, impegnata da oltre 250 anni nella valorizzazione dei migliori vini italiani, costituisce sempre importante punto di riferimento per lo stesso settore anche a livello internazionale soprattutto considerando che essa della Ruffino era stata la madre animatrice.
L’ argomento però che nel momento così caldo della notizia “Ruffino” viene dimenticato, e viene taciuto è il fatto che non tutta la Famiglia Folonari ha “venduto” ma, aggiungo io, la restante parte della Famiglia appunto, continua il suo impegno nel campo vitivinicolo.
E’ questo il mio caso che nel 2001, con mio figlio ho voluto fondare una mia nuova azienda basata interamente sulla produzione agricola (e non commerciale) che è tutt’ora attiva sul mercato e ben conosciuta con una collana di prodotti CRU come Nozzole Chianti Classico, Cabreo Super Tuscan, Campo al Mare Bolgheri Doc, La Fuga Brunello di Montalcino, Torcalvano Vino Nobile di Montepulciano e Porrona Montecucco Doc.
Per noi Folonari sarebbe importante che questo venisse messo in evidenza.
Mi permetto di mandareLe, per brevità, e a puro titolo informativo un’intervista che ho rilasciato in questi giorni a un giornale fiorentino.
Mi farebbe piacere che Lei, e glielo chiedo formalmente, traesse spunto per il Suo giornale da questa mia lettera facendone una nota di precisazione.
La ringrazio e saluto cordialmente.
Ambrogio Folonari

La replica … Per carità, ogni opinione è legittima. Certo che viene da riflettere. E da fare qualche precisazione, perché la rubrica “News & People” su “Libero Gusto” è curata da WineNews. In primis, noi che abbiamo anticipato (e poi confermato) la notizia, non abbiamo mai scritto, o detto, o insinuato di un eventuale disimpegno totale dal mondo del vino della famiglia Folonari. Ne tantomeno messo in dubbio, in nessun modo, la qualità e il lavoro fatto dai Folonari nelle loro tante attività vinicole. E poi perché la notizia in quanto tale, è ben contingentata e riguarda semplicemente la cessione del pacchetto azionario di Ruffino, in mano ad una parte della numerosa famiglia, al colosso americano. Notizia in cui, per altro, si sottolinea che la famiglia, nella persona di Adolfo Folonari, rimarrà comunque in Ruffino nel Cda.
E se poi ad ogni notizia che riguarda un qualche ramo di una storica famiglia del mondo del vino italiano (e sono tante!) si dovesse fare una sorta di albero genealogico di ogni singola attività, non basterebbero mesi e mesi. Nel precisarlo, in ogni caso, senza alcuna vis polemica, un brindisi ed un augurio sia al futuro di Ruffino che a quello di tutta la famiglia Folonari, che sia nel mondo del vino o meno.

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