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LA FILIERA DEL VINO VA IN AUDIZIONE AL SENATO DELLA REPUBBLICA … PROCEDURE SNELLE E NUOVE SANZIONI

Semplificazione delle procedure, raccordo con il quadro normativo comunitario, riorganizzazione alla luce dei nuovi rapporti Stato-regioni, contenimento delle spese dei controlli e modifica del regime delle sanzioni. Secondo la filiera del vino sono questi i 5 punti che dovranno essere presi in considerazione nella stesura della riforma della 164/92, legge base del vino italiano. Lo hanno detto oggi i rappresentanti di Federvini, Federdoc e Assoenologi, in un’audizione all’Ufficio di Presidenza dell’Agricoltura al Senato.

Secondo il direttore generale di Federvini Ottavio Cagiano, “l’importante è che il quadro normativo complessivo metta l’operatore italiano in condizione di giocare ad armi pari con i colleghi degli altri Paesi”. Il direttore generale di Assoenologi Giuseppe Martelli ha ribadito la necessità “di rendere obbligatoria in etichetta l’annata dei vini a denominazione di origine per una maggiore trasparenza del mercato”. Per il vice presidente della Federdoc Giuseppe Liberatore, uno dei punti fondamentali della riforma è il nuovo ruolo dei consorzi di tutela che, rispetto al passato, acquisiscono attività di tutela, valorizzazione e promozione su tutti gli utilizzatori delle denominazioni.

“Siamo in una fase preparatoria della riforma della Legge 164 - ha detto il presidente della Commissione Paolo Scarpa Bonazza - le associazioni audite stanno lavorando molto bene per avere una norma che deve essere più chiara e semplice e soprattutto adattate alle condizioni che sono mutate negli anni sia per il mercato vitivinicolo che a livello comunitario con la riforma dell’Ocm vino”.

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