La Banca d’Italia analizza con determinazione il “caso Franciacorta” attraverso una ricerca e una successiva pubblicazione dei risultati della stessa. “Essere motivo di analisi e studio nello scenario vitivinicolo italiano non può che fare piacere - commenta il dottor Adriano Baffelli, direttore del Consorzio per la Franciacorta - anche perché i successi della nostra realtà sono il risultato di un impegno pluriennale e di una costante ricerca della qualità. L’attenzione manifestata da Banca d’Italia, alla quale come Consorzio abbiamo risposto con entusiasmo, rappresenta un ulteriore stimolo - continua Baffelli - per i nostri produttori associati, sempre più impegnati a raggiungere traguardi di prestigio”. L’interesse si deve al fatto, che nel settore vitivinicolo la Franciacorta rappresenta un caso unico, con peculiarità e sviluppo di assoluto rilievo nel contesto del panorama vitivinicolo italiano.
La ricerca è stata condotta attraverso il confronto tra un campione di Aziende italiane, anch’esse produttrici principalmente di vini a docg e doc, selezionate da Mediobanca, e un campione di trenta aziende franciacortine associate al Consorzio per la Franciacorta, alle quali è stato sottoposto un questionario realizzato ad hoc. Il risultato di questa analisi è stato una pubblicazione dal titolo “L’industria vitivinicola di Franciacorta: un caso di successo”, realizzata dalla dottoressa Anna Maria Tarantola Ronchi, direttore della filiale di Brescia della Banca d’Italia, e dal suo collaboratore dottor Domenico Cervadoro, ed edita dall’Università degli Studi di Brescia - Dipartimento di Economia Aziendale.
Nella ricerca sono stati individuati dagli autori i fattori che hanno permesso al fenomeno Franciacorta di diventare ed essere definito “un caso di successo”, caratterizzato dalla continua crescita del numero di bottiglie prodotte, dall’aumento degli ettari di superficie vitata e, soprattutto, dalla crescita della qualità dei prodotti. Tutte peculiarità determinate dagli investimenti effettuati dai produttori per ampliamenti ed ammodernamenti nelle cantine, per l’aumento delle aree vitate, nonché per la ricerca, con l’ausilio di enologi e tecnici, per l’innovazione e per la promozione. Proprio questi elementi hanno reso il “caso Franciacorta” talmente rilevante e unico da essere considerato degno di una ricerca di Banca Italia come un fenomeno di mercato adatto ad uno studio ed a un’analisi particolari.
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