Un matrimonio nel segno del bien vivre, tra etichette di eccellenza e ristoranti stellati, ma anche di una visione strategica che punta decisamente oltreoceano: il Consorzio del Franciacorta sigla una partnership esclusiva con la Guida Michelin, diventando “Sparkling Wine Partner”, per i prossimi tre anni, nelle cerimonie della “Rossa” negli Stati Uniti, oltre ad essere sponsor dei “Sommelier of the Year Awards”. L’accordo conferma la volontà del territorio, tra le eccellenze enologiche del made in Italy, non solo di rafforzare la propria posizione in un mercato che rimane al primo posto, per consumi ed export, per il vino italiano, ma anche di puntare su eventi mirati e targettizzati sul consumatore finale, più che sul trade e la stampa: come “Franciacorta Restaurant Weeks”, dal 5 al 15 giugno, una serie di tasting e abbinamenti che vedranno le prestigiose bollicine made in Italy protagoniste nei locali top di New York, Miami e Chicago. Una visione strategica indispensabile in un quadro internazionale di incertezza politica ed economica, che inevitabilmente condiziona l’export: nel primo quadrimestre del 2024 le vendite in volumi, secondo i dati del Consorzio, sono lievemente frenate rispetto al medesimo periodo del 2023 (4,3 milioni di bottiglie; -5,9%); tuttavia rimane positivo il trend nei fatturati, che registrano un incremento nei prezzi medi dell’1,4% rispetto al medesimo periodo del 2023.
In Italia Franciacorta è “Destination Partner” della Michelin dal 2021: sbarcando in un mercato importante come quello statunitense, dove la scena gastronomica sta crescendo notevolmente in termini di qualità e apprezzamento da parte dei consumatori, consolida in maniera significativa la sua relazione con la guida più importante del mondo. La collaborazione vedrà la luce in occasione della cerimonia che si terrà in California, quando verranno rivelate le nuove stelle. Durante l’evento, gli ospiti avranno la possibilità di degustare e scoprire le diverse tipologie di Franciacorta, mentre gli chef appena premiati brinderanno sul palco. Michelin presenterà anche un premio annuale, sponsorizzato proprio da Franciacorta, che verrà assegnato al miglior sommelier della California. La collaborazione proseguirà per tutto il 2024 nelle cerimonie della Guida che toccheranno varie destinazioni negli Stati Uniti. “Questa alleanza tra Franciacorta e Michelin si fonda sull’interesse comune per l’enogastronomia, oltre che su un approccio sostenibile nei confronti dell’ambiente - spiega Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta - siamo orgogliosi ed emozionati all’idea di traghettare oltreoceano la nostra collaborazione con la Guida Michelin statunitense, in quanto riteniamo che Franciacorta abbia ancora tanto da esprimere e comunicare su questo mercato, soprattutto nel settore dell’alta gastronomia di qualità. Siamo convinti che chef e sommelier rivestano ogni giorno un ruolo chiave come ambasciatori dell’eccellenza gastronomica ed enologica e questo è un modo per esprimere la nostra gratitudine”.
“Sono felice che la nostra collaborazione con Franciacorta possa estendersi al mercato statunitense, brindando insieme agli straordinari successi degli chef e del settore della ristorazione in tutte le nostre destinazioni - dichiara Gwendal Poullennec, direttore internazionale della Guida Michelin - i nostri valori comuni e l’impegno a promuovere il settore enogastronomico dimostrano che questa collaborazione rappresenta il connubio perfetto da portare sulla scena gastronomica statunitense in continua crescita”. “Questa collaborazione - afferma Mariangela Zappia, Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti - accrescerà l’apprezzamento del pubblico americano non solo per il vino italiano, già molto amato in questo splendido Paese, ma anche per la filosofia del made in Italy che Franciacorta incarna perfettamente, per la nostra capacità di combinare in modo unico tradizione e innovazione, dando priorità al benessere e alla sostenibilità, offrendo qualità straordinaria e, nel settore enogastronomico, un gusto senza pari”.
Il Consorzio del Franciacorta non è nuovo ad importanti presenze sul mercato Usa: è partner degli “Emmy Awards”, l’evento più prestigioso per la televisione americana (la prossima edizione, la n. 76, si terrà a Los Angeles il 15 settembre), che celebra i più grandi successi e gli artisti di maggior talento del settore. Inoltre, da 12 anni, è “Official Wine” della “Milan Fashion Week” e “Official Sparkling Wine” della “Mille Miglia”, la gara automobilistica più spettacolare al mondo e, ovviamente, della Guida Michelin Italia.
L’anno 2023 si era chiuso con un venduto in volumi pari a 19,5 milioni di bottiglie equivalenti di Franciacorta e un trend positivo nei fatturati, in crescita del 2,8% sull’anno precedente. Rilevante (dal punto di vista del valore attribuito al prodotto da parte del mercato) era anche il dato di crescita nei prezzi medi, che segnavano a dicembre 2023 un +6,4% sul 2022. A fine 2023 sono emersi fattori che con alta probabilità hanno condizionato negativamente le vendite, quali la ridotta disponibilità di prodotto da parte di alcune cantine e i fattori economico-sociali-climatici che avevano caratterizzato l’anno. Questi, uniti alla crescente incertezza geopolitica, continuano a manifestare la propria influenza nel primo quadrimestre del 2024, che vede lo status delle vendite in volumi lievemente frenato sul medesimo periodo del 2023 (4,3 milioni di bottiglie; -5,9%). Rassicurante è, tuttavia, il trend nei fatturati che, anche in questa prima parte del 2024, presentano performance migliori rispetto ai volumi, con un conseguente incremento nei prezzi medi dell’1,4% sul medesimo periodo del 2023.
I dati dei primi 4 mesi 2024 presentino tassi di crescita molto positivi se confrontati con il periodo pre-pandemico. Sul 2019, il primo trimestre 2024 segna un +9,4% in volumi, +24,9% in fatturati e +14,2% nei prezzi medi. Più nel dettaglio, il mercato interno rappresenta nel primo quadrimestre l’83,8% del venduto in termini di volumi; l’export costituisce il restante 16,3%. In Italia, la Lombardia si conferma la prima regione (35,6% delle vendite in Italia), seguita dall’Emilia Romagna (14,0%). Il Veneto occupa la posizione più bassa del podio con un 9,6% del venduto. In termini di tipologie, tre quarti del venduto è costituito da Franciacorta, mentre Franciacorta Satèn e Franciacorta Rosé rappresentano rispettivamente il 13,9% e l’11,7%. A livello globale, il prezzo medio allo scaffale di una bottiglia equivalente, indistinto per tipologie, si assesta ad aprile 2024 a 24,60 euro (iva inclusa). In generale, il Consorzio del Franciacorta punta forte sulla valorizzazione della produzione per arrivare al consumatore finale, in particolare attraverso la ristorazione: in quest’ottica nascono le “Franciacorta Restaurant Weeks”, l’iniziativa di carattere promozionale dedicata a degustazioni e abbinamenti che coinvolge 16 ristoranti di alto livello tra New York (Corkbuzz, Creston, Principe, Compagnie des Vins Surnaturels, Antica Pesa), Miami (Ironside Pizza, Omakai, Toscano de Mare, Macchialina, Boia De, Chevre) e Chicago (Monteverde, Acanto, Table Donkey Stick, Atelier, Picnic Wine & Provisions), dal 5 giugno al 15 giugno.
Se gli Usa sono infatti il primo partner mondiale per il vino italiano (nel 2023 ha fruttato alle nostre cantine oltre 1,7 miliardi di euro, nonostante un calo sul 2022, e nei primi due mesi 2024 le importazioni sono in crescita del 5,9%, a 278 milioni di euro), rappresentano anche un mercato sempre più importante anche per la Franciacorta. Secondo i dati del Consorzio, la Svizzera conferma il proprio primato per le bollicine lombarde, rappresentando il 21,5% dell’export totale, seguita dalla Germania, che rappresenta, nel primo quadrimestre 2024, il 12,5% del totale export. Terzi gli Stati Uniti (12,4% del totale). Poi il Giappone (10,9% dell’export) e il Belgio (10.9% dell’export). Particolarmente interessanti, in questo quadrimestre, risultano anche le performance positive di Paesi Bassi, Cina e Russia. A frenare le esportazioni, oltre alla già citata prudenza imposta dalla intricata situazione internazionale, il recente report messo a punto da Wine Monitor, l’Osservatorio Nomisma, annovera l’accentuato destocking (smaltimento delle scorte di magazzino) degli intermediari, la stretta monetaria della Fed negli Stati Uniti e la progressiva maggiore attenzione ai consumi salutistici. A ciò va aggiunta, non da ultima, la necessità di considerare che le vendite oltre oceano seguono spesso, nel caso di Franciacorta, un andamento non lineare, ma “a scaglioni”, secondo il Consorzio.
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