Marchesi de’ Frescobaldi, uno dei leader nel settore vitivinicolo italiano, ha annunciato oggi ufficialmente (ma WineNews lo ha anticipato ieri, ndr) l'unione di tre tenute rinomate a livello internazionale, Tenuta dell'Ornellaia, Castelgiocondo e Luce della Vite, in una nuova holding, Tenute di Toscana, che ha avviato una partnership con società internazionali di spicco. Questa importante operazione, conclusa da Marchesi de’ Frescobaldi con la consulenza di Mediobanca (Milano) e dello Studio Legale Pazzi (Firenze), spiega una nota, ha dato vita ad una holding composta da tre prestigiose tenute vitivinicole, il cui capitale è stato aperto a illustri partner internazionali.
Dopo una lunga e attenta selezione di potenziali partner tra gli operatori leader sul piano internazionale, prosegue la nota, Marchesi de’ Frescobaldi ha concluso l'accordo con Spi Group (Ginevra) e Mip, Napa (California) società posseduta dalla famiglia di Michael Mondavi. Spi Group, con la consulenza di Hsbc (Londra) e dello Studio Legale Lovells (Milano), è uno dei più importanti produttori di vodka al mondo, che annovera marchi famosi come Stolichnaya e Moskovskaya. Michael Mondavi, storico partner americano di Frescobaldi e co-fondatore di Luce della Vite, con la consulenza dello Studio Legale Contri (Firenze), continuerà a contribuire al successo del gruppo Marchesi dé Frescobaldi, operando attraverso la società di importazione Folio Wine Partners come distributore esclusivo negli Stati Uniti di tutte le etichette del gruppo.
Dopo un incremento del capitale di Tenute di Toscana, attualmente la quota azionaria di Marchesi dé Frescobaldi è del 72,29%. Il board sarà formato da otto membri, sei eletti da Marchesi de’ Frescobaldi, incluso Michael Mondavi, e due designati da Spi Group: Yuri Shefler (presidente di Spi Group) e il vice presidente Andrey Skurikhin. Tenute di Toscana è principalmente uno strumento finanziario, perciò il management, la produzione e la distribuzione resteranno invariati in ciascuna delle tre tenute toscane. Nonostante, la partnership con Spi Group e Mip (Michael Mondavi) porterà certamente a Tenute di Toscana importanti e rinnovate risorse e competenze, creando sinergie significative per la nuova società.
"Con estrema soddisfazione - commenta Vittorio Frescobaldi, presidente di Marchesi dé Frescobaldi Spa - annunciamo la nascita di Tenute di Toscana, la cui creazione è stata possibile grazie a due partner finanziari di estremo valore: Spi Group, controllata da Yuri Shefler, leader mondiale nella produzione di vodka, e Mip, di proprietà del nostro partner storico Michael Mondavi". "Siamo molto orgogliosi - dichiara Andrey Skurikhin, vice presidente di Spi Group - di essere diventati partner della famiglia Frescobaldi e di Michael Mondavi. L'investimento in Tenute di Toscana e nei suoi prestigiosi marchi è coerente con la strategia di Spi e siamo onorati di essere associati ad alcune tra le migliori tenute in Italia". "E' un piacere - afferma Michael Mondavi - proseguire la collaborazione con la famiglia Frescobaldi, nata 11 anni fa con la partnership di Luce della Vite e come importatore negli Stati Uniti dei vini del Gruppo Marchese dé Frescobaldi, diventando oggi socio di Tenute di Toscana".
Il punto di vista - Vittorio Frescobaldi: "con i russi aria nuova nel mondo del vino ..."
L'ingresso dei russi porta aria nuova nel mondo del vino, ma per ora è solamente una questione finanziaria. Così Vittorio Frescobaldi, presidente di Marchesi de' Frescobaldi spa, commenta l'apertura per il 25% a capitali russi nella nuova holding Tenute di Toscana che riunisce le tre tenute rinomate a livello internazionale dell'Ornellaia, Luce della Vite e Castelgiocondo. A far parte della holding c'é la famiglia Frescobaldi che "mantiene l'indipendenza e la capacità gestionale", afferma Frescobaldi, poi ci sono la Spi, società russa, tra le più importanti produttrici di vodka al mondo e, per una piccola quota azionaria, Michael Mondavi, storico partner della famiglia toscana e proprietario di una società di importazione dei vini Frescobaldi in America.
L'operazione per la nascita di Tenute di Toscana è costata un anno di lavoro, i Frescobaldi hanno dovuto prima rilevare dalla società Constellation le tenute Luce e Ornellaia :"con Luce è andata abbastanza bene - racconta Vittorio Frescobaldi - con l'Ornellaia, invece, l'operazione è stata più difficile perché loro ci tenevano".
Conclusa ad aprile del 2005 questa prima parte dell'operazione, si è trattato di cercare finanziatori di minoranza e "per alleggerire il carico che era sulle nostre spalle - commenta Frescobaldi - sono state valutate diverse possibilità, anche fondi di investimento ma la Spi ci é sembrata aria nuova perché si tratta di finanziatori che vengono da Paesi che conosciamo meno e per crescere bisogna avere una mentalità aperta".
In verità, secondo il presidente di Frescobaldi, il connubio tra vini e liquori non è molto felice "perché chi vende liquori è abituato a margini estremamente superiori, poi il liquore è un prodotto industriale, il vino è tutta un'altra cosa". E qualche volta la mentalità del vino è diversa da quella industriale, sottolinea Frescobaldi. In questo caso, però, i russi "entrano in questo affare, per ora, solo da finanziatori perché hanno una certa liquidità, sono immobiliaristi a Mosca e per noi è come una finestra che si apre, vogliamo capire meglio una certa parte di economia che sta venendo fuori in modo molto forte".
La Russia, dunque, come mercato emergente? "Abbiamo degli importatori - risponde Frescobaldi - e ne siamo contenti, ne abbiamo anche in Ucraina, copriamo quella zona ma si tratta, per ora, di un mercato molto limitato; però sono economie che stanno crescendo", basta guardare gli incrementi del Pil di Russia e Cina. Accanto alla Russia e alla Cina, però, nuove potenzialità ci sono "anche in India, Thailandia e nel mondo asiatico, senza dimenticare la Polonia e gli Stati baltici". Ormai, insomma, i marchi italiani sono accettati come vini di ottima qualità, anche nel mercato statunitense che "non è il più grande, ma certamente il più ricco del mondo".
L'Italia, nel mercato americano, "é sempre prima, ma ora rileviamo la crescita dell' Australia che sta entrando con un marketing molto aggressivo; e poi sono agevolati dal cambio: la moneta australiana segue il dollaro, mentre l'euro si è molto rafforzato".
Fonte: Ansa
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