02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024
GRANDE DISTRIBUZIONE

La gdo del futuro è sempre più smart. Wal-Mart, Amazon e Costco i leader mondiali

Deloitte: Conad (n. 64), Coop (n. 87), Esselunga (n. 116), Eurospin (n. 145) le italiane nelle prime 250 realtà. Che muovono 5.650 miliardi di dollari
AMAZON, CONAD, COOP, COSTCO, DELOITTE, ESSELUNGA, EUROSPIN, GDO, WAL-MART, Non Solo Vino
La gdo del futuro è sempre più smart. Il rapporto Deloittte

In Italia “giganti”, a livello mondiale player molto più piccoli delle realtà di vertice: è il quadro della grande distribuzione che emerge dall’analisi “Global Powers of Retailing”, il report annuale by Deloitte in cui vengono analizzati i risultati dell’esercizio annuale al 30 giugno 2022, resi pubblici dai più grandi retailer del mondo. Wal-Mart (572 miliardi di dollari), Amazon (239) e Costco (195) completano un podio tutto Usa. Come è di matrice quasi tutta la “Top 10”, che contempla la catena tedesca Schwarz Group (153 miliardi di dollari), poi ancora le americane The Home Depot (151) e The Kroger (136), poi la cinese Jd.com (126), ancora la statunitense Walgreens Boots Alliance (122), la tedesca Aldi (120) e ancora la compagnia Usa, Target Corp (104 miliardi di dollari). Numeri lontanissimi da quelli delle migliori realtà italiane, ovvero Conad al n. 64, con un fatturato stimato di 18 miliardi di dollari, Coop Italia, al n. 87, con 14 miliardi di dollari, e ancora Esselunga, al n. 116, con 10 miliardi di dollari di giro d’affari, ed il gruppo Eurospin, in posizione n. 145, con 8 miliardi di dollari.
Secondo il report, i 250 retailer più importanti al mondo hanno generato un fatturato pari a 5.650 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2021 (periodo compreso tra luglio 2021 e giugno 2022), segnando una crescita del 8,5%, in aumento di 3,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. “Pur operando in uno scenario ancora ricco di sfide, il mondo del retail ha visto una ripresa nell’anno fiscale 2021, anche grazie al parziale allentamento delle restrizioni pandemiche in buona parte dei paesi e al ritorno alle abitudini di consumo e acquisto pre-pandemia. Tra i vari operatori retail, sicuramente coloro che operano nel settore dell’abbigliamento sono quelli che hanno maggiormente beneficiato del ritorno alla normalità, registrando un aumento delle vendite del 31,3% sul calo del 14% dell’anno precedente. I retailer del mondo del lusso hanno ottenuto performance eccezionali e anche i grandi magazzini hano avuto una crescita dei ricavi del 25,7%.
Anche i player dell’e-commerce hanno consolidato la loro crescita con dei risultati ottimi che si sommano ai rendimenti da record dell’anno fiscale 2020”, commenta Enrico Cosio, Deloitte Partner Deloitte responsabile del settore Retail, Wholesale & Distibution.
Guardando alle performance della “top 10” mondiale, emerge che i primi dieci retailer contribuiscono al 34% dal fatturato complessivo della Top 250, con un crescita anno su anno dell’8%, ed una redditività in aumento nonostante le difficoltà globali dell’ultimo anno: forte inflazione, crisi energetica, criticità nell’approvigionamento e aumento del costo del lavoro. L’Europa resta l’area più presente nella Top 250: sono 90 i retailer in classifica (con il 33,2% delle revenues), ma solo due in Top 10.
Guardando al futuro, il retail si conferma uno dei settori più recettivi verso la tecnologia: realtà virtuale e aumentata, intelligenza artificiale e l’analisi dei dati hanno un ruolo sempre maggiore per attirare i clienti negli store fisici e fidelizzarli, creare esperienze coinvolgenti, semplificare i pagamenti e personalizzare le offerte. L’uso di tecnologie avanzate come la realtà virtuale e aumentata, l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati consente ai vari player di personalizzare le offerte, semplificare i processi di pagamento e coinvolgere in maniera migliore i clienti, fidelizzandoli, e aumentando la propria competitività. “In seguito del consolidamento dell’abitudine dei consumatori ad effettuare acquisti online, i retailer con un ecommerce e i pure players digitali hanno vissuto un anno positivo e si sono dedicati a migliorare le proprie esperienze digitali, non solo online ma anche in negozio. Infatti, la maggior parte dei primi 10 player in classifica ha potenziato le proprie capacità digitali tramite l’introduzione di tecnologie in-store (ad esempio, gli hdPhone di The Home Depot) o migliorando la propria offerta omnichannel (ad esempio, il servizio on-demand “Acquista ora” di JD.com)”, ha aggiunto ancora Enrico Cosio.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli