I vini made in Italy fanno “boom” negli Usa: con un incremento del 6,2% in quantità e del 14,4% in valore, le bottiglie italiane hanno iniziato a maggio una solida ripresa, quale non si registrava da oltre un anno, secondo quanto comunicato dall’Italian Wine & Food Institute.
Nel commentare tale positivo sviluppo il presidente dell’Istituto, Lucio Caputo, ha sottolineato: “l’Italia e l’Australia detengono ora il 62% circa del mercato d’importazione, che viene ampiamente dominato dai due Paesi a scapito di tutti gli altri, Francia inclusa”. Le importazioni vinicole USA, secondo i dati rilasciati dall’Istituto, nel periodo gennaio-maggio hanno fatto registrare un incremento del 10,2% sia in quantità che in valore. Il positivo andamento ha interessato tutti gli otto principali paesi esportatori con percentuali varianti dal 1,2% della Francia al 120,3% della Nuova Zelanda. Oltre ai già ricordati positivi incrementi dell’Italia, vanno registrati quelli australiani con un aumento del 5% in quantità ed una diminuzione dell’1,1% in valore; quelli dei vini francesi, con un aumento dell’1,2% in quantità e del 3,9% in valore e quelle dei vini cileni, con un aumento del 21,5% in quantità e del 19% in valore. I Paesi emergenti quali Cile, Argentina e Nuova Zelanda, continuano a registrare, in percentuale, gli incrementi più consistenti, anche se su più modesti quantitativi.
Le importazioni Usa di vini italiani nei primi cinque mesi dell’anno sono ammontate a 758.650 ettolitri per un importo di 374,08 milioni di dollari contro 714.220 ettolitri e 327,1 milioni di dollari nel corrispondente periodo del 2004; quelle dall’Australia a 749.180 ettolitri per 283,8 milioni di dollari contro 713.270 ettolitri e 286,85 milioni di dollari; quelle dalla Francia a 293.590 ettolitri per 238 milioni di dollari contro 290.080 ettolitri e 229,17 milioni di dollari e quelle dal Cile a 238,200 ettolitri per 65,55 milioni di dollari contro 196.100 ettolitri e 55 milioni di dollari. Complessivamente, le importazioni USA di vini nel periodo gennaio-maggio 2005, sono state di 2.448.610 ettolitri e 1,14 miliardi di dollari, contro 2.222.480 ettolitri e 1,04 miliardi di dollari del corrispondente periodo del 2004. L’Italia, con il 31%, e l’Australia con il 30,6%, detengono le quote di mercato più elevate fra i vini importati e complessivamente, con il 61,6%, controllano il mercato USA, staccando tutti gli altri paesi che congiuntamente appena raggiungono il restante 38,4%.
La nota dell’Italian Wine & Food Institute fa rilevare poi come il prezzo medio per litro dei vini importati negli Usa nei primi cinque mesi dell’anno e’ stato di $4,93 per i vini italiani (contro $4,58 nello stesso periodo del 2004, con un aumento di 35 centesimi di dollari per litro); $3,79 per i vini australiani (contro $4,02, con una diminuzione di 23 centesimi di dollari); $8,11 per i vini francesi (contro $7,90, con un aumento di 21 centesimi); e $2,75 per i vini cileni (contro $2,81, con una diminuzione di 6 centesimi). Nello stesso periodo, la Spagna ha esportato 96.690 ettolitri (+17,1%) per un valore di 52,78 milioni di dollari (+13,6), seguita dall’Argentina con 87.340 ettolitri (+67,6%) per 22,9 milioni di dollari (+51%), dalla Germania, con 81.960 ettolitri (+15,1%) per 34,12 milioni di dollari (+21,1%) e dalla Nuova Zelanda con 53.290 ettolitri (+120,3%) per 34,29 milioni di dollari (+90%). Le importazioni complessive USA di vini dagli altri Paesi, non compresi fra i primi otto, sono state di 89.710 ettolitri e 38,99 milioni di dollari contro 78.710 ettolitri e 32,56 milioni di dollari.
Nel comparto degli spumanti, la nota dell’Italian Wine & Food Institute rileva che le importazioni USA nel periodo gennaio-maggio 2005 hanno fatto registrare un aumento del 13,6% in quantità e del 10,6% in valore, passando a 118.280 ettolitri e 158,79 milioni di dollari da 104.111 ettolitri e 143,54 milioni di dollari nel corrispondente periodo del 2004. Nello stesso periodo, le importazioni dall’Italia hanno fatto registrare un aumento del 26,9% in quantità e del 27,8% in valore, passando da 29.410 ettolitri e 16,35 milioni di dollari a 37.320 ettolitri e 20,9 milioni di dollari, quelle la Francia hanno fatto registrare un incremento del 5% in quantità e del 7,5% in valore, passando da 47.400 ettolitri e 114,33 milioni di dollari a 49.770 ettolitri e 122,88 milioni di dollari, e quelle dalla Spagna hanno fatto registrare una diminuzione del 2,6% in quantità, passando da 23.910 ettolitri a 23.300 ettolitri, e un aumento dell’1,7% in valore, passando da 11,15 milioni di dollari a 11,34 milioni di dollari.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025