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La grandine spaventa l’Europa del vino: dopo Bordeaux e Borgonga, devastati 15.000 ettari in Languedoc-Roussillon. Grandine nel Barolo, ma senza troppi danni. Il Ministero dell’Agricoltura francese lancia fondo per assicurazioni da 100 milioni

Italia
La grandine nei vigneti

Le cronache di questi giorni, nei vigneti d’Europa, hanno una protagonista indesiderata, ma assoluta, la grandine. Che in Francia, dopo danni ingenti in Borgogna e Bordeaux, ha devastato anche i vigneti della Languedoc-Roussillon, colpendo 15.000 ettari che hanno registrato perdite del raccolto in media del 20%, ma in alcuni casi estremi anche del 100%. E una forte grandinata ha coinvolto, nelle ultime ore, anche i vigneti di Barolo, ma “senza grandi danni, per ora - fanno saperede dal Consorzio di Tutela - anche perchè siamo in una fase di prediradamento”. E qualche grappolo, quindi, sarebbe, comunque, stato da sacrificare.
Ma, in ogni caso, è un fatto che, soprattutto Oltralpe, il problema dei danni dovuti a violente grandinate, sempre più frequenti negli ultimi 2-3 anni, sta creando non prochi problemi, anche di ordine economico, ad una delle più importanti filiere nazionali quale è quella del vino. Un’emergenza che ha spinto il Ministro dell’Agricoltura Stéphane Le Foll a far promettere, da parte del Governo, un contributo di 100 milioni di euro per un fondo per le assicurazioni, che dovrebbe essere creato entro la fine del 2015, per stimolare più viticoltori a sottoscrivere polizze assicurative che, per molti, hanno costi troppo elevati. Assicurazioni che, si precisa, non copriranno la perdita dei raccolti, ma aiuteranno a riparare o ripiantare vigneti danneggiati.

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