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La griffe Allegrini investe ancora nel Brunello di Montalcino: sale al 100% di San Polo (16 ettari, di cui 8 a Brunello), acquisendo il 50% della società da Leonardo LoCascio, fondatore di Winebow. La conferma a WineNews di Marilisa Allegrini

Italia
La Tenuta San Polo

Allegrini, una delle realtà più prestigiose del vino italiano, griffe dell’Amarone della Valpolicella ma con tenute anche in altri importanti territori, come Poggio al Tesoro a Bolgheri, tra le altre, investe ancora nel territorio del Brunello, salendo al 100% di San Polo, una delle realtà più in vista del territorio di Montalcino (www.allegrini.it). Lo conferma, in esclusiva a WineNews, la stessa Marilisa Allegrini, che ha rilevato tutte le quote della società (il 50%) detenute da Leonardo LoCascio, fondatore di Winebow Group, big Usa dell’importazione e distribuzione di fine wines e spirits, dopo l’acquisto di San Polo, in joint venture, nel 2007.
Allegrini diventa così proprietaria di tutta la cantina e dei 16 ettari di vigneto (di cui 8 a Brunello, sui 22 totali di terreni), collocati ad una delle massima altitudini del comprensorio di Montalcino, sul versante Sud-Ovest del territorio di produzione. “Vigneti coltivati nel rispetto dell’agricoltura biologica e sostenibile, una cantina dedicata agli esteti ed agli ambientalisti”, si legge sul sito (www.poggiosanpolo.com). Riservata la cifra dell’investimento, anche se rumors locali parlano di numeri sui 7/8 milioni di euro (un ettaro vitato a Brunello di Montalcino, a quotazioni di mercato, è stimato sui 400.000 euro, ndr).
“Mi sento uno spirito agricolo, e quando investo in un territorio è perché mi piace legarmi a quella terra - commenta Marilisa Allegrini - e se ho scelto Montalcino è perché mi piace fare vini importanti e prestigiosi. Mi piace contribuire alla crescita del vino italiano e del suo prestigio, valorizzando al massimo l’agricoltura italiana. Anche perché non è un settore in cui si specula”.

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