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LA “NOTA” DEGLI AGRICOLTORI … CIA DI ALESSANDRIA: “ALLARGAMENTO AD ASTI DELL’AREA DI PRODUZIONE DELL’ASTI” … PRESTO ANCHE L’ESTENSIONE A PROSECCO DEL TERRITORIO DI PRODUZIONE DEL PROSECCO

Il 27 maggio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto emanato dal Ministero delle Politiche Agricole avente per oggetto “Modifica del disciplinare di produzione della Docg dei vini Asti”, che decreta l’inserimento dell’intero territorio del Comune di Asti nella zona di produzione della Docg Asti.

Una decisione per certi versi arrivata in ritardo, visto che, fino ad oggi, il territorio del capoluogo che porta lo stesso nome del vino non faceva incredibilmente parte di quelli ammessi dal disciplinare.

“La cosa che lascia perplessi è piuttosto - sottolinea il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) di Alessandria, Carlo Ricagni - è l’approvazione di un Decreto da parte di un Ministro che era in scadenza e il fatto che i terreni coltivati ad Asti Docg nel territorio del capoluogo sono circa una ventina di ettari, proprio quelli di proprietà di un grande industriale del nord-est, di nome Zonin”.

Una “procedura” che potrebbe essere applicata anche nel caso dell’allargamento della zona di produzione del Prosecco fino al paese che porta questo nome, in provincia di Trieste: un’operazione, peraltro, favorita anche dal Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, che considera l’ipotesi dell’estensione della denominazione fino al paese di Prosecco, una ottimo modo per “dimostrare che Prosecco è un toponimo e proibire la produzione in ogni area al di fuori di quelle tradizionali”.

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