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LA PERCEZIONE DEI VINI ITALIANI DA PARTE DEI “REGULAR WINE DRINKERS” E “LOYAL CONSUMERS” DI USA, INGHILTERRA, CINA? “WINE INTELLIGENCE” SPIEGA CHE LE NOSTRE ETICHETTE SONO A META’ CLASSIFICA NELLE PREFERENZE DEI CONSUMATORI. FONTE: CORRIERE VINICOLO

La società specializzata in ricerche di mercato sul vino,Wine Intelligence, ha da poco completato una indagine sui consumatori, effettuata a marzo in Cina, Usa e Inghilterra, attraverso la piattaforma online Vinitrac. L’indagine ha riguardato la frequenza di consumo dei cosiddetti “regular wine drinkers”, ovvero persone che consumano vino almeno una volta al mese (per la Cina, il campo è stato ristretto alle persone appartenenti alla medio-alta società che dichiarano di bere vini d’uva importati), e che attraverso una serie di ulteriori domande sono state poi ulteriormente segmentate in “loyal consumers”, coloro che bevono vino di un certo Paese almeno una volta alla settimana. Nel Regno Unito, l’Italia presenta uno score medio, con due consumatori su cinque che hanno dichiarato di aver bevuto vino italiano nei sei mesi precedenti. Al vertice della classifica troviamo Australia (59%), Francia (53%) e Sudafrica (47%). Persino il Cile ha un punteggio migliore dell’Italia, con il 45%. Italia e Spagna si piazzano a pari merito con il 40% delle risposte positive.
Ma la situazione cambia quando si guarda alla schiera dei loyal consumers: l’Italia si piazza al secondo posto a pari merito con l’Australia, mentre sono il 22% i fedeli “italianisti” che dichiarano di bere vino tricolore almeno una volta al mese. In questa classifica, vincono Spagna e Francia, ma con un punto percentuale di differenza rispetto all’Italia (23%).
A livello generale, il podio di Paese più popolare in Inghilterra è una questione tra Francia e Australia, con il 15% dei regular drinkers inglesi che danno la preferenza a questi due Paesi. Italia e Sudafrica seguono con rispettivamente con l’8 e il 7%.
Venendo agli Usa, non sorprende trovare i vini californiani in testa alla classifica dei più bevuti dai regular drinkers, con il 65% delle preferenze. Tutti gli altri Paesi seguono a lunga distanza, con l’Italia in cima (32%), davanti a Francia e altri vini americani a pari merito (29%), quindi con il 28% l’Australia. Guardando alla frequenza, l’Italia occupa la prima posizione tra i Paesi esportatori, seguita a breve distanza da Francia e Nuova Zelanda. Ancora senza sorprese il fatto che gli appassionati di vino californiano siano quelli con la maggiore frequenza di consumo di questi vini (4 su 10 dichiarano di farlo più di una volta a settimana).
Il regular wine drinker americano dimostra ancora il suo patriottismo quando gli viene chiesto quale sia la sua regione favorita, indicando con sicurezza California. Ma qui a seguire è ancora l’Italia, che si accaparra il 9% delle preferenze contro il 7% della Francia e il 4% della Germania.
In termini di origine del prodotto, invece, il mercato cinese è largamente dominato dalle etichette locali (o supposte tali) e dai vini francesi. Questo, secondo l’indagine Wine Intelligence, si riflette nel dato della frequenza di consumo, dove Francia è prima e Cina seconda. Completa il podio l’Australia. In questa classifica l’Italia si piazza bene, con il 32% dei cinesi che dichiarano di aver bevuto etichette tricolori almeno una volta negli ultimi sei mesi. Se però si guarda nello specifico alla frequenza, ovvero ai loyal consumers, l’Italia si piazza al sesto posto, superata, oltre che da Cina e Francia, anche da California, Portogallo e Nuova Zelanda. Venendo invece alla classifica generale della popolarità, i vini francesi sono in assoluto i più popolari, e per ora incontrastati dominatori del mercato cinese. Seguono ancora i vini nazionali, quindi Australia e Italia.
Fonte: Corriere Vinicolo

Focus - Cos’è Wine intelligence
Wine intelligence è la società britannica leader in ricerche di mercato focalizzate sul vino e, in particolare, condotte sui mercati di Inghilterra, Usa e Cina. Conduce progetti a servizio delle imprese che necessitino di preparare strategie di mercato in vista di operazioni di business, fornendo consulenza alle imprese nello sviluppo di nuovi brand e nell’analisi della percezione presso panel di consumatori.
Info: www.wineintelligence.com

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