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IL 7 DICEMBRE

La Prima della Scala con “lieti calici” di Franciacorta Bellavista e i piatti di Enrico Bartolini

Le bollicine-simbolo del più importante teatro italiano “duettano” con lo chef più stellato d’Italia in omaggio al grande compositore Giuseppe Verdi

“Libiamo ne’ lieti calici”: mai come in questa occasione, la citazione del celebre episodio in tempo di valzer del primo atto de “La Traviata” di Giuseppe Verdi, intonato da Violetta e Alfredo, fu più appropriata. E c’è da aspettarsi che risuoni nell’aria, quando in occasione della Prima della Scala, tra gli eventi più importanti ed attesi in Italia, il 7 dicembre, nel giorno del Santo Patrono di Milano, Sant’Ambrogio, con il “Don Carlo” del grande compositore italiano ad inaugurare la stagione artistica 2023-2024, il Franciacorta Brut Millesimato Teatro alla Scala 2019 di Bellavista, bollicine-simbolo del più importante teatro italiano, nella consolidata partnership tra la griffe della famiglia Moretti e la prestigiosa Istituzione milanese, lunga 19 stagioni (dal 2004), “duetteranno” con l’alta cucina di Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia (con 1 Stella anche alla Trattoria Enrico Bartolini dell’Andana Resort del Gruppo Terra Moretti, in Maremma, ndr). Che, alla sua “seconda Prima”, al termine dell’opera, firmerà la tradizionale Cena di Gala placée per 500 ospiti selezionati, nelle sontuose sale della Società del Giardino, con un menu che renderà omaggio proprio al maestro Verdi, che contribuì attraverso le sue composizioni a diffondere nel mondo i sapori della sua terra, l’Emilia, e fu anche un “illuminato” imprenditore agricolo, coltivando una vigna.
Una collaborazione quella tra Bellavista e il Teatro alla Scala di Milano iniziata quando, nel 2004, il Teatro meneghino tornò a risplendere dopo i restauri. Una rinascita che la storica cantina della Franciacorta ha accompagnato con i suoi brindisi entrando a far parte di questa storia con selezioni di vendemmia ad essa ispirate. Nel corso di questa collaborazione, il Brut Millesimato Teatro alla Scala è diventato il vino-simbolo della Scala: per ogni vendemmia una stagione teatrale, per ogni Prima del 7 dicembre un nuovo vintage. Quest’anno, protagonista il Franciacorta Brut 2019, una bottiglia dedicata alla forza e alla bellezza dell’Italia, alle sue tradizioni e peculiarità. In omaggio al Teatro alla Scala, ogni elemento che riveste la bottiglia del Vintage Brut è pensato per rappresentarne l’essenza: i colori e i decori dell’etichetta sono una trasposizione fedele dei fregi e dei decori della Scala, e il cofanetto riproduce l’incisione autografa della facciata realizzata del suo architetto, Giuseppe Piermarini. Dai bozzetti autografi delle Prime d’Opera sono tratte le figure che si intravedono alle finestre, Calaf e Turandot della “Turandot” di Giacomo Puccini, e le Maschere dell’opera “Ernani” di Giuseppe Verdi. “È un’emozione e un onore, ogni anno, essere al fianco del teatro alla Scala e rappresentare il vino della Prima. È un momento speciale per Milano, ma sono certa per l’Italia e per gli italiani - sottolinea Francesca Moretti, enologo Bellavista e vicepresidente della Holding Terra Moretti - alzeremo i calici anche quest’anno brindando alla cultura, all’arte, al teatro e alla città di Milano. Il nostro Millesimato è un vino che esprime l’intensità dell’inverno, i fiori bianchi di una primavera fresca, il sole e la morbidezza della luce estiva. Per produrre un vino così, ci vogliono anni di lavoro, ci vuole l’amore per la propria terra e per la bellezza della natura. Ci vuole un senso di responsabilità verso la tradizione e nei confronti della propria storia, sentimenti che ci uniscono indissolubilmente al Teatro alla Scala”.
Con il suo palmarès di 13 Stelle Michelin, Enrico Bartolini torna a firmare per la seconda volta il menu del Galà al termine della Prima, scelto da Caffè Scala per la realizzazione della cena con la “C” maiuscola, la più importante dell’anno nella città di Milano, dove il ristorante Enrico Bartolini al Mudec è l’unico tristellato. Il menu? Celebrerà con modernità la cucina delle terre verdiane, interpretando antichi sapori e ingredienti del territorio con la raffinata visione contemporanea che caratterizza la sua cucina. “Con Davide Boglioli, executive chef del nostro ristorante tre Stelle al Mudec, abbiamo studiato un menu che potesse raccontare la grande tradizione gastronomica italiana attraverso la tipicità di una terra generosa come l’Emilia e alcuni tra i piatti più amati da Verdi - spiega Enrico Bartolini - il tutto con il prezioso contributo di Edoardo Montagni, il nostro chef per gli eventi, e Federico Pignatelli, event manager, che insieme a Davide e a me “confezionerà” questa speciale esperienza in uno scenografico allestimento che evocherà l’atmosfera della Spagna alla metà del Cinquecento”. Il menu si aprirà con un antipasto che onora la più autentica tradizione emiliana: Parmigiano, pepe e puntarelle, Panada emiliana e tartufo, Focaccia al rosmarino con Spalla di San Secondo. Come prima portata, l’immancabile Risotto, per l’occasione con porcini, anice e amarene, in omaggio non solo alla cultura milanese, ma anche e soprattutto a Giuseppina Strepponi, celebre soprano e seconda moglie del maestro Verdi, originaria di Lodi (quindi lombarda Doc) particolarmente appassionata di questo piatto. La seconda portata sarà una pietanza “classica” che avrebbe reso felice il Maestro, grande estimatore delle carni bianche e della mostarda: Faraona, mostarda e cime di rapa. Per concludere in dolcezza, la Corona Don Carlo, con mele, spezie e grano saraceno. Ad accompagnare i piatti, accanto al Brut Teatro alla Scala, l’Alma Grande Cuvèe Brut, il Petra Toscana Rosso Igt 2020, il Nectar Demi-sec e il Distillato di vino Arzente, tutti delle cantine del Gruppo Terra Moretti. Celebrando la “grande bellezza” dell’italianità.

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