LA RETE SEMPRE PIU’ INDISPENSABILE PER LE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE DELLE AZIENDE ITALIANE. “TRA INTERNET E IL SOCIALE: NUOVE SFIDE DEL VINO” SE NE PARLA IN UN CONVEGNO A MILANO IL 27 MARZO

Le cantine italiane investono mediamente il 5,8% del fatturato in comunicazione, con un massimo del 10% e un minimo dell’1,5%. Di questo 5,8%, il 15% è rappresentato dall’organizzazione di eventi, il 14% dalla pubblicità tabellare, il 13% dalle partecipazioni a fiere, il 12% dalla promozione nel punto vendita, il 12% dalle attività di relazioni pubbliche e l’8% dalla ricerca su packaging e naming, ma è Internet ad essere sempre più fondamentale. Sono i dati raccolti da “Enotria” 2008, l’annuario che sarà presentato il 27 marzo a Milano, dove si discuterà del rapporto tra Internet e il mondo del vino nell’appuntamento dal titolo: “Tra internet e il sociale: nuove sfide del vino”, con un intervento di Salvatore Ippolito, Sales Director di Microsoft Digital Adverting Solutions, la concessionaria di advertising on line di Microsoft, che parlerà del “Web del futuro e delle potenzialità di comunicazione online per il settore vinicolo”.
I dati sugli investimenti delle cantine italiane sono ancora contenuti sugli altri settori, ma sono in continua evoluzione, non solo per l’entità dell’impegno economico, ma anche per i mezzi utilizzati; in particolare, è Internet in tutte le sue forme, dalla vendita on line al fenomeno dei blog, ad essere sempre più fondamentale, come dimostrano i numeri. Oggi, secondo Enotria, sono 15 milioni gli internauti italiani (ma gli ultimi dati dell’Osservatorio italiano sulle telecomunicazioni parlano addirittura di 21 milioni, ndr) e oltre 725 milioni quelli di tutto il mondo.
Guardando più da vicino il vino, a livello mondiale, infine, si stima che le vendite di vino on-line stiano raggiungendo la soglia dei due miliardi di euro, pari al 5% del totale.
Nell’occasione sarà premiato anche un progetto, scelto con un sondaggio tra giornalisti italiani di diversi settori, che vede impegnate nel sociale cantine, che hanno finalizzato le campagne di comunicazione non solo a vendere di più, ma anche a sensibilizzare gli appassionati nei confronti di temi delicati come il razzismo, la mafia e la fame nel mondo.