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LA RICERCA ITALIANA PROMUOVE IL BERE RESPONSABILE COME PARTE INTEGRANTE DELLA DIETA MEDITERRANEA: ECCO COSA ACCOMUNA GLI STUDI ITALIANI SUL BERE MODERATO (CONDOTTI PER LO PIU’ DA GIOVANI) PRESENTATI A SIENA DA ACCADEMIA VITE E VINO E ENOTECA ITALIANA

Il mondo del vino italiano non riguarda solo la produzione di grandi etichette fine a se stessa, come ben si sa visto che prima di tutto quello che conta è ciò che sta dietro alla bottiglia, e che si traduce nel promuovere il vino come cultura. E la diffusione della cultura enologica passa anche dalla ricerca, ed in particolare dai tanti studi che in Italia ma non solo, si occupano di mettere in luce l’importanza del bere moderato perché questo fa parte di una corretta alimentazione, molti dei quali condotti per lo più da giovani ricercatori delle più importanti Università italiane. Per fare il punto sullo stato dell’arte di questi studi, 15 Università, 6 enti di ricerca, 32 gruppi impegnati a livello internazionale negli studi sugli effetti del consumo moderato di alcol si sono dati appuntamento (10-11 giugno) alla Certosa di Pontignano a Siena, al seminario scientifico sul bere responsabile nella Dieta Mediterranea e nello stile di vita italiano, promosso dal gruppo “Umberto Pallotta Vino e Salute” dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, Accademia dei Georgofili, Università Cattolica di Campobasso e le Università di Ancona e Siena, con Enoteca Italiana e Federvini, ed il patrocinio dei Ministeri di Agricoltura e Salute e Società Italiana di Nutrizione Umana (info: www.enoteca-italiana.it).
Tra i relatori si sono alternati molti giovani ricercatori che operano a livello internazionale e che contribuiscono in maniera importante a mantenere alta la qualità della ricerca scientifica italiana sul binomio alcol e salute, e, a partire da questo seminario, sarà costituito un gruppo di contatto permanente per un continuo scambio informatico tra i ricercatori sull’attualità scientifica e per iniziative volte a migliorare la ricerca e l’informazione sul tema alcol e salute. Il professor Giovanni de Gaetano, direttore dei Laboratori di Ricerca dell’Università Cattolica di Campobasso, ha evidenziato la qualità delle 23 ricerche scientifiche presentate e si è mostrato particolarmente ottimista per il futuro, considerando da un lato la qualità dei lavori e dall’altro la giovane età media dei team di ricerca. “Studi italiani di popolazione - ha sottolineato - hanno confermato la ben nota riduzione da parte dell’alcol a dosi moderate dell’incidenza di malattie cardiovascolari. Inoltre, per la prima volta, anche la mortalità cardiovascolare e quella associata all’insieme di tutte le malattie sono risultate significativamente diminuite dall’assunzione moderata di bevande alcoliche. Tra i meccanismi attraverso cui le bevande alcoliche esplicano il loro benefico effetto, particolare interesse ha suscitato la teoria dell’ormesi presentata dal professor Fulvio Urisini dell’Università di Padova secondo la quale effetti apparentemente contrastanti possono essere osservati a dosi moderate o eccessive di sostanze nutrienti: ciò spiegherebbe l’effetto protettivo delle bevande alcoliche a dosi moderate e il loro effetto tossico a quantità più elevate. Promettenti, tra gli altri, gli studi sulla capacità del vino di modulare i sistemi molecolari che regolano i meccanismi di longevità delle cellule e di controllare l’attività di numerosi geni correlati all’infiammazione”.
“Nonostante la congiuntura economica non favorevole abbia delle ripercussioni anche sul mondo della ricerca, l’Italia resta comunque ai vertici degli studi sull’alcol e sulla Dieta Mediterranea - ha commentato il professor Francesco Orlandi dell’Università di Ancona, tra i promotori del seminario scientifico - tuttavia è incoraggiante constatare che il mondo della produzione e quello della ricerca si siano trovati intorno a un tavolo all’insegna della scienza e dell’interdisciplinarità. Anche per questo voglio ringraziare pubblicamente tutti i ricercatori intervenuti così come gli enti che hanno reso possibile la realizzazione di questo importante convegno”.
Per Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini, “da tempo siamo impegnati nella promozione di modelli di consumo moderato e responsabile delle bevande alcoliche attraverso il sostegno e la divulgazione dello stile mediterraneo. Ci fa quindi molto piacere che il mondo della ricerca scientifica crei occasioni di confronto di alto livello e ci coinvolga su un tema così importante quale quello del ruolo delle bevande alcoliche all’interno della dieta mediterranea. Si tratta infatti di iniziative che hanno una forte valenza positiva sia per il dibattito che stimolano sia per le opportunità di divulgazione e di sensibilizzazione allargata che offrono al pubblico. La Federazione e i settori tutti, da essa rappresentati, auspicano che queste occasioni di confronto possano crescere e consolidarsi così da favorire la promozione di modelli e informazioni improntati a senso di moderazione e responsabilità nel consumo delle bevande alcoliche nel solco delle migliori tradizioni del nostro Paese”.
Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Siena Angelo Riccaboni, che ha ospitato l’iniziativa alla Certosa di Pontignano, ha sottolineato l’importanza dello stile di vita italiano anche per la sua capacità di attrarre le migliori intelligenze internazionali: “chi dall’estero viene a studiare in Italia lo fa non solo per la qualità dei nostri atenei ma anche per il nostro stile di vita, fatto di cultura, tradizioni ed enogastronomia unici al mondo”. Per Claudio Galletti, presidente di Enoteca Italiana, “i risultati del seminario ci aiuteranno a comunicare il messaggio che il nostro ente da quasi ottant’anni sta portando avanti: il bere moderato come parte integrante di una corretta alimentazione. Siamo nati nel 1933 ma particolarmente vicini ai ragazzi con il progetto “Vino e Giovani”. La sua mission è quella di trasmettere un messaggio positivo sul consumo consapevole e moderato di una bevanda dalla cultura secolare come il vino e viene proposto ai giovani in sedi come le università che attraverso convegni, degustazioni libere e guidate, momenti di intrattenimento con un testimonial scelto tra i personaggi del mondo della musica e dello spettacolo, propongono le loro idee e si confrontano”.

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