Dio salvi la Regina, ma anche lo spumante: secondo l’ultimo rapporto della società di consulenza Wine Lister le bollicine inglesi stanno vivendo il loro momento d’oro, sia dal punto di vista della qualità (con riconoscimenti da parte della critica internazionale che le collocano subito dopo lo Champagne), sia da quello della popolarità, con una crescita del +11% delle ricerche su Google a dicembre 2024. Lo studio mette a confronto lo spumante d’Oltremanica con i suoi maggiori competitor globali, ovvero Prosecco, Franciacorta, Cava e Champagne. E i risultati sono sorprendenti.
Il rapporto “Breaking new ground - The rise of English sparkling wine” analizza innanzitutto la percezione della critica internazionale: sono stati presi in considerazione i punteggi medi per le cuvée rappresentative di ogni regione assegnati da Decanter, Jancis Robinson, Vinous e Wine Advocate: gli spumanti inglesi, con un punteggio medio di 90,6, si collocano immediatamente dietro allo Champagne (90,8). Solo dopo arrivano Franciacorta (90,1), Prosecco (89,7) e Cava (88,9). Un risultato, scrive Wine Lister, “che sfida la persistente percezione del commercio e dei consumatori secondo cui la qualità dello spumante inglese non è all’altezza di quella dello Champagne”. Sono stati poi analizzati i volumi di ricerca globali su Google relativi a tre mesi (da ottobre a dicembre 2024), mettendo a confronto gli spumanti inglesi con Cava, Champagne, Franciacorta e Prosecco. Mentre lo Champagne supera nettamente tutte le altre denominazioni in termini di volume di ricerca assoluto, ha registrato la crescita più bassa negli ultimi 3 anni, con un calo del -15%. Anche Franciacorta e Cava hanno registrato una riduzione delle ricerche nello stesso periodo, sebbene solo del -3% e del -1%. Nel frattempo, la denominazione “English sparkling wine” è stata ricercata l’11% in più a dicembre 2024 rispetto ai tre anni precedenti, collocandosi dietro solo al Prosecco (+13%). La particolarità dello spumante inglese sul web è che la sua popolarità raggiunge il picco durante i mesi estivi, mentre tutte le altre denominazioni seguono le fluttuazioni stagionali tipiche per i vini pregiati, con picchi a dicembre. Il vino spumante inglese sembra dunque essere associato, nella mente dei consumatori, al consumo estivo piuttosto che alle celebrazioni di Natale e Capodanno.
Per quanto riguarda il prezzo, sono stati utilizzati i dati di Wine Searcher su 15 etichette rappresentative di ogni territorio per creare un indice dei prezzi regionale, tra dicembre 2021 e dicembre 2024. Lo Champagne registra il maggior aumento dei prezzi (+21%), seguito dal Cava al +15%. Lo spumante inglese continua a crescere in valore, sebbene gli aumenti dei prezzi si siano stabilizzati da maggio 2023, tra il +5% e il +9%, con un prezzo medio di 32,47 sterline a dicembre 2024. Sebbene Cava, Champagne e Franciacorta superino lo spumante inglese in termini di crescita dei prezzi, solo lo Champagne ha un prezzo medio più alto dello spumante inglese (18,06 sterline in più a dicembre 2024).
La seconda parte dello studio è focalizzata su un sondaggio qualitativo tra i migliori sommelier e ristoratori del Regno Unito, che hanno condiviso i loro pensieri sullo spumante inglese e sul suo potenziale di crescita. Molti ritengono che gli spumanti inglesi siano “fortemente presenti in locali di qualità elevata”: la maggior parte dei ristoranti di medio-alto livello li ha infatti in carta. Dei 23 intervistati, 7 paragonano lo spumante inglese allo Champagne, sia in termini di qualità che di prezzo. Nel frattempo, 4 sottolineano la percepita inferiorità dello spumante inglese: “non è ancora nella stessa posizione dello Champagne, poiché il prezzo è lo stesso, ma a volte i consumatori lo considerano un prodotto inferiore”. Sottolineano inoltre che “spesso il prezzo supera quello dello Champagne. Gli ospiti quindi spesso decidono per lo Champagne in base al concetto familiare e alla qualità che lo accompagna”.
Tuttavia, diversi intervistati menzionano la crescente spinta del turismo: i visitatori che arrivano nel Regno Unito tendono a essere più propensi a provare le bollicine made in Uk. “L’enoturismo è un settore in crescita, con visitatori attratti dai vigneti per tour, degustazioni ed esperienze. Lo spumante inglese può svolgere un ruolo significativo nell’attrarre turisti e nel dare impulso alle economie locali”. Tra i punti deboli, viene invece sottolineata la rapida espansione dei vigneti e l’aumento dell’offerta, ventilando un rischio di saturazione del mercato, in particolare se la domanda non terrà il passo.
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