Manca ancora l’ufficialità, ma la “Settimana delle Anteprime di Toscana”, stando agli ultimi rumors raccolti oggi da WineNews, va verso lo slittamento: troppo ingarbugliata la situazione attuale - con i numeri dei contagi ormai fuori controllo ed il nuovo decreto legge che entrerà in vigore dal 15 febbraio 2022 - per garantire il “naturale” svolgimento dal 12 al 18 febbraio. Si sta lavorando per una riprogrammazione, nell’ultima decade di marzo, prima della ProWein di Dusseldorf (in calendario dal 27 al 29 marzo). L’obiettivo è quello di garantire il programma anticipato da tempo, con la serata inaugurale nel “Salone dei Cinquecento” in Palazzo Vecchio a Firenze, con la grande cena di gala con tutti i Consorzi riuniti, e poi gli eventi tra Firenze ed i diversi territori, con le degustazioni e le presentazioni di Chianti, Chianti Classico, Vernaccia di San Gimignano, Nobile di Montepulciano e di altre denominazioni toscane. L’annuncio di Avito, l’associazione che riunisce tutti i Consorzi del vino del Granducato, e Regione Toscana, che si sono incontrati più volte negli ultimi giorni, è atteso a breve, ma quella che si va delineando è forse l’unica soluzione sensata, che permetterebbe alla Toscana del vino di “anticipare” le grandi fiere internazionali, garantendosi, con il superamento del picco dei contagi (previsto da immunologi ed epidemiologi a inizio febbraio), la presenza di giornalisti e professionisti dall’Italia e dal resto del mondo.
Sul fronte delle fiere, la notizia di oggi arriva da “Wine Paris & Vinexpo Paris”, che ha confermato in maniera ufficiale il regolare svolgimento del primo appuntamento internazionale, dopo due anni, a pieno regime, dal 14 al 16 febbraio, con 2.800 espositori da 32 Paesi produttori. Ovviamente, per garantire che l’evento si svolga senza problemi, le disposizioni di sicurezza (molto simili a quelle in vigore in Italia, ndr) verranno fatte rispettare con il massimo rigore: sarà, quindi, necessario il “Green Pass” (o un altro pass vaccinale riconosciuto) per accedere alla “Wine Paris & Vinexpo Paris”, così come la mascherina, obbligatoria, mentre la pulizia dell’aria sarà garantita da un sistema di ricircolo e pulizia continuo. Importante, per questa decisione, è stata la conferma, arrivata ufficialmente dal Governo di Parigi, della fine delle restrizioni agli eventi al chiuso dal 27 gennaio (come previsto), che limitava l’accesso a 2.000 persone. Così, è, invece, garantito l’accesso a operatori e giornalisti, tra masterclass e degustazioni, conferenze e aree tematiche, da “Be Spirits”, dedicato al mondo degli spirits e della mixology, a “Wine Tech Perspectives”, tra digitalizzazione ed innovazione, mentre la “La Nouvelle Vague” porterà al centro i giovani talenti dell’enologia. Ha preso, invece, una strada diversa “Millésime Bio”, la fiera dedicata alle produzioni green del Mediterraneo, in calendario il 24 e 25 gennaio e rimandata di cinque settimane, dal 28 febbraio al 2 marzo, aspettando che passi l’ondata epidemica. Non è in discussione Vinitaly 2022, confermato a Verona nelle date del 10/13 aprile, così come sembra al riparo da possibili spostamenti la ProWein di Dusseldorf (dal 27 al 29 marzo).
Tornando al resto del panorama della “Anteprime del vino”, stando a rumors ben accreditati, intercettati da WineNews, va verso il rinvio, praticamente certo, “Grandi Langhe”, kermesse firmata dal Consorzio di Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, in partnership con quello del Roero, in calendario il 31 gennaio e 1 febbraio. Non ci sono ancora novità né comunicazioni ufficiali, ma l’opzione più plausibile e di buon senso resta ancora quella di uno spostamento a cavallo tra la ProWein di Dusseldorf (27-29 marzo) e Vinitaly (10-13 aprile): molto dipenderà dalla disponibilità degli spazi delle Ogr - Officine Grandi Riparazioni di Torino, una splendida location scelta per presentare le nuove annate di Barolo e Barbaresco. Che, invece, si sveleranno ai professionisti del vino Usa il 15 e 16 marzo a Los Angeles, con “Barolo & Barbaresco World Opening”, ad oggi confermato in calendario. Così come la tappa Usa di “Benvenuto Brunello”, che sarà a New York, nella cornice dell’Altman Building, il 23 e 24 febbraio, con un format business to business molto esclusivo e sul modello di quello andato in scena a novembre 2021 a Montalcino: in tutto ci saranno 50 produttori, di cui 23 in presenza, ingressi contingentati a 80 professionisti del settore a sessione (per due sessioni al giorno), che verranno serviti al tavolo, in massima sicurezza. Cancellata, e ancora in attesa di riprogrammazione, sempre secondo rumors WineNews, è “Anteprima Amarone 2017”, che il Consorzio di tutela dei Vini della Valpolicella aveva programmato il 4 e 5 febbraio (e dove già non era prevista la presenza fisica dei produttori, ndr). La decisione ufficiale è attesa nella prossima settimana, quando si riunirà il cda e deciderà le nuove date.
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