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LA SICILIA DEL VINO? IL 42% DELLE CANTINE SPERIMENTA NUOVI VITIGNI, IL 47% HA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE, IL 65% POSTI LETTO. ECCOLA, PRONTA PER “SICILIA EN PRIMEUR” (RAGUSA,10/13 MARZO). PLANETA (ASSOVINI): “AZIENDE SEMPRE PIU’ ATTENTE AL TERRITORIO”

Italia
Diego Planeta, presidente di Assovini

La Sicilia del Vino? Il 42% delle aziende sta sperimentando nuovi vitigni, il 47% ha già una certificazione ambientale, il 65% è già dotata o sta realizzando posti letto in cantina. Eccola - secondo le anticipazioni dell’indagine “La Sicilia del vino, varietà dei territori e naturalità delle produzioni” - pronta a mettersi in mostra con oltre 350 etichette a “Sicilia en primeur 2011” n. 8 della manifestazione itinerante di scena dal 10 al 13 marzo in provincia di Ragusa e dedicata quest’anno a “Varietà dei territori della Sicilia e loro naturalità”: l’evento clou per far conoscere a tutto il mondo in anteprima le novità dell’enologia siciliana, i suoi diversi territori vinicoli e alcune delle sue più importanti e interessanti cantine (info: www.assovinisicilia.it). A presentarla a Palermo, il presidente di Assovini Diego Planeta, che sottolinea come quest’anno “ci saranno ancora più nuovi vini in degustazione e quanto sia importante che le aziende socie si stanno dimostrano sempre più attente alla valorizzazione delle loro campagne dando un contributo decisivo alla riqualificazione del territorio e allo sviluppo turistico della Sicilia”.
Secondo le anticipazioni dell’indagine “La Sicilia del vino, varietà dei territori e naturalità delle produzioni” - che sarà di scena nel dettaglio a “Sicilia en primeur” e che Assovini ha condotto tra le aziende associate - per quanto riguarda la varietà delle produzioni, in media hanno in produzione 8 diversi vitigni, con punte anche di venti differenti vitigni in produzione. Inoltre il 42% delle aziende ne sta sperimentando altri, con punte di ben 40 vitigni in sperimentazione, e per il 75% la sperimentazione riguarda vitigni autoctoni. Per quanto riguarda l’attenzione delle aziende alla salute dell’ambiente e del consumatore, il 47% è già dotata di una certificazione ambientale, mentre nel 2009 era il 33%. Per entrare più nel dettaglio dei processi produttivi ben il 92% usa già concimi a basso impatto ambientale (nel 2009 era il 79%), e il 50% ha adottato sistemi per la riduzione dell’impatto ambientale dei residui di produzione (nel 2009 era il 47%). Una parte dell’indagine è stata finalizzata, inoltre, a verificare quanto le aziende Assovini stanno puntando pure sul turismo: il 26% è già dotata di una struttura ricettiva, con una ventina di posti letto in media, ma già un ulteriore 39% ha in realizzazione un’offerta di questo tipo. Fra breve quindi il 65% delle cantine potrà far apprezzare la Sicilia ai turisti, non solo attraverso i vini, ma facendoli pernottare direttamente nelle nostre campagne, e il 55% è pure già attrezzato per offrire attività di ristorazione.
Per l’assessore regionale alle Risorse Agricole e Alimentari Elio D’Antrassi quella di “Sicilia en primeur” è “una formula di successo, un modello che andrebbe esteso anche ad altri settori, che esalta la naturale vocazione al turismo della Sicilia mostrando agli ospiti come stiamo valorizzando i nostri territori”. Proporre alla stampa di tutto il mondo tour nelle principali aree vinicole “è una scelta vincente” anche per il presidente dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino Leonardo Agueci, mentre il direttore dell’Istituto Dario Cartabellotta lanciato il premio giornalistico internazionale “Sicilia Terra Mediterranea” riservato alla stampa straniera. Il direttore dell’Ice-Istitito per il Commercio Estero Palermo Alessio Ponz de Leon Pisani ricorda come “ci sono nuovi mercati su cui lavorare e tante opportunità anche sui mercati maturi”. Un appello infine, da Giacomo Rallo, primo presidente nella storia di Assovini Sicilia, affinché “siano sempre di più le aziende siciliane a credere, come fanno le socie Assovini, alle potenzialità della terra siciliana e a confrontarsi con il mercato”.

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