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IL SEGNALE

La svolta del Regno Unito: il principe Carlo di Inghilterra apre alla genetica green

Sottotitolo: Coldiretti: “presa di posizione che dovrebbe spingere l’Ue ad accelerare il riconoscimento delle nuove tecniche di evoluzione assistita”
AGRICOLTURA, Coldiretti, GENETICA, PRINCIPE CARLO, Non Solo Vino
Il Principe Carlo e Carlin Petrini alla Banca del Vino (ph: Archivio Slow Food)

Svolta per il Regno Unito che apre alla genetica green. Il principe Carlo di Inghilterra (che è anche “agricoltore” e produttore di vino, con la sua tenuta Highgrove House, ndr) apre alle nuove tecniche genomiche annunciando che “il Genetic Technology (Precision Breeding) Bill svilupperà il potenziale delle nuove tecnologie per promuovere un’agricoltura ed una produzione alimentare efficiente e sostenibile”. Lo rende noto la Coldiretti nell’evidenziare i contenuti dell’annuale discorso della Regina all’apertura dell’anno parlamentare del Regno Unito, per la prima volta, dopo tanti anni, presenziato dall’erede al trono. Il principe Carlo ha riferito che “il governo britannico vuole consentire lo sviluppo e la commercializzazione di piante ed animali frutto di selezione di precisione, in modo ad esempio di rendere le colture più resistenti alle malattie”. Carlo di Inghilterra ha annunciato tra i 38 progetti di legge (bill) anche quello relativo all’intenzione di eliminare le restrizioni previste dalla Unione Europea in materia di genoma editing. “La nuova normativa - ha aggiunto il Principe - aiuterà a guidare la crescita economica e posizionerà il Regno Unito come uno dei paesi leader per gli investimenti nell’agroalimentare”. Una presa di posizione importante che, secondo la Coldiretti, dovrebbe spingere l’Unione Europea ad accelerare il riconoscimento del ruolo delle nuove tecniche di evoluzione assistita (Tea) per investire sulla genetica green capace di tutelare l’ambiente, proteggere le produzioni agricole con meno pesticidi e difendere il patrimonio di biodiversità. Per rispondere alla necessità ai aumentare la produttività e affrontare cosi l’emergenza alimentare provocata dalla guerra in Ucraina, “la ricerca agraria conclude la Coldiretti ha oggi a disposizione nuove tecnologie di miglioramento genetico che permettono di riprodurre in maniera precisa e mirata i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale, raggruppate sotto la denominazione Tea (Tecnologie di Evoluzione Assistita). Tecniche che non implicano l’inserimento di Dna estraneo alla pianta”.

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