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LA TERRA DEL NOBILE DI MONTEPULCIANO SCELTA PER IL PRIMO INCONTRO DELLA PRESIDENZA INTERNAZIONALE DI SLOW FOOD INTERNATIONAL: CARLO PETRINI E IL PREMIO NOBEL VANDANA SHIVA NEL TERRITORIO POLIZIANO, NELLA FATTORIA DEL CERRO DELLA SAIAGRICOLA

Italia
Burdese, Martini, Cenni, Petrini, Sodano, Shiva

Buono, pulito e giusto … torna all’origine il messaggio che Slow Food porta avanti ormai da vent’anni: è stato selezionato il territorio di Montepulciano, e della Fattoria del Cerro, storica azienda del territorio poliziano di proprietà di Saiagricola (gruppo Fondiaria Sai), come location del primo meeting della presidenza internazionale di Slow Food, nata in Messico nel 2007.

“Ho cominciato - ha spiegato Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food - da queste terre facendo il fiduciario e portando avanti la cultura di Slow Food; oltre venti anni fa i primi passi di Slow Food sono stati mossi proprio in questa realtà produttiva che è Montepulciano e non è un caso che il primo incontro della presidenza internazionale sia stato voluto in questa terra che da sempre ha saputo unire i tre concetti che cerchiamo di portare avanti e, cioè, buono (come il vino e i prodotti di queste terre); pulito, se si pensa a come si produce; giusto, perché è un prodotto, il Nobile di Montepulciano, che coinvolge tutta la collettività portando alto il nome di questo territorio”.

Il partner di Slow Food è stato il Consorzio del Nobile, la Fattoria del Cerro, un po’ “capoclasse” dei produttori del Nobile, essendone anche il produttore privato più grande; hanno partecipato al meeting il premio Nobel Vandana Shiva, il presidente della Regione Toscana Martini e i delegati di Slow Food Internazionale di 10 Paesi.

L’attualissimo tema della sostenibilità ambientale trova da tempo il Consorzio del Nobile di Montepulciano pronto a rispondere positivamente alle numerose iniziative in tal senso: “un momento di grande importanza per tutta la realtà produttiva di Montepulciano - spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Luca Gattavecchi - non solo per la presenza di personalità che hanno contribuito ad accrescere la cultura della qualità, ma anche nell’ottica di continuare a condividere i numerosi progetti del nostro Consorzio con l’attività che Slow Food per primo nel mondo ha intrapreso oltre venti anni fa”.

“La Toscana si conferma ancora una volta attenta a questo tipo di iniziative - ha detto il Governatore della Regione Toscana, Claudio Martini - essendo un po’ la “Terra Madre” di Slow Food e, quindi, portatrice fin dalla sua nascita di questi preziosi messaggi”. Un concetto confermatto dal presidente nazionale di Slow Food, Roberto Burdese, che ha parlato anche di dimensione locale per sfondare nei mercati globali con prodotti di qualità estrema.

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