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LA TOSCANA DEL VINO, UNA PER TUTTI, TUTTI PER ... ? “CON BUY” WINE LA REGIONE SI MUOVE VERSO UN EVENTO UNICO. MA COME LA PENSANO I CONSORZI CHE FINO AD OGGI ORGANIZZANO LE ANTEPRIME? FOCUS - ECONOMIA DEL CHIANTI CLASSICO E DEL NOBILE DI MONTEPULCIANO

La Toscana, regione tra le più importanti del vino italiano e mondiale, si prepara alle “Anteprime” con il certificato di “sana e robusta costituzione”: export ancora in crescita nel 2011 (+13,5%) su un 2010 già da record, e quotazioni in rialzo un po’ ovunque, grazie soprattutto ai vini che arrivano dal 70% di ettari vitati a denominazione sui 60.000 complessivi, e dalle 37 Doc e 7 Docg (la più grande è il Chianti, il 49,7% di tutto il vino a denominazione d’origine della Regione). E il primo momento di business & comunicazione è “Buy Wine”, oggi e domani alla Stazione Leopolda di Firenze, con cantine e buyer stranieri. Un “embrione” di un evento unico comune a tutti i territori? Potrebbe esserlo, almeno nelle intenzioni della Regione: “è evidente che, in un mercato sempre più vasto, la Toscana ha bisogno di un’immagine più forte ed integrata, nel rispetto di differenze che sono una ricchezza - spiega, a WineNews, Stefano Giovannelli, direttore Toscana Promozione - questo evento è un tentativo di fare sistema. Ma solo se c’è coesione territoriale, se produttori, consorzi e territori avranno la volontà, continueremo su questa strada”. E allora, cosa ne pensa chi, fino ad oggi, ha investito nella costruzione di eventi sul territorio? “Sarebbe fantastico - dice il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - lavoriamo in un mondo globalizzato e dobbiamo fare sistema. E questo vuol dire anche fare momenti di promozione tutti insieme, che potrebbero anche aiutare le denominazioni più giovani e piccole a crescere e a fare sviluppo per tutti”. L’idea piace anche a Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio del Chianti Classico: “siamo da sempre sostenitori di un evento unificato, e Firenze è adatta perché è il capoluogo dove e si crea un appuntamento dell’enologia Toscana in Italia e nel mondo, per noi c’è grande disponibilità”. Più prudente Paolo Solini, direttore del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano: “vedo bene un evento catalizzatore dell’attenzione sulla Toscana, ma a fianco di iniziative nei singoli territori”. A parlare a nome del Consorzio del Brunello di Montalcino è la vice presidente, Donatella Cinelli Colombini: “crediamo in un evento unico, ma delocalizzato sui territori di produzione”.

Focus - Nel 2011 della crisi le vendite del Chianti Classico crescono del 4% grazie soprattutto ad export, trend positivo che si consolida dopo l’impennata del 2010 (+24% di vendite sul 2009). Mercati di riferimento? Usa, Germania, Canada. E arriva “l’anteprima”
  Segno + nel 2011 per il Chianti Classico, che proprio nel bel mezzo della crisi finanziaria globale, chiude l’anno con un confortante +4% nelle vendite sul 2010. Un risultato che arriva dopo un’accelerazione notevole compiuta l’anno scorso, conclusosi con un sostanzioso +24% di vendite sul 2009. Un bilancio rassicurante che accompagnerà il celebre vino toscano alla “Chianti Classico Collection”, l’anteprima delle annate 2011, 2010 e della Riserva 2009 del Chianti Classico (il 20 febbraio, riservata agli operatori, ed il 21 e 22 febbraio per la stampa; www.chianticlassicocollection.it), di scena alla Stazione Leopolda a Firenze.
Ancora una volta l’elemento decisivo per la crescita delle vendite del Chianti Classico è rappresentato dall’export, analogamente a quanto è accaduto in tutti i principali territori a vocazione vitivinicola del Bel Paese. Si tratta di una “base” solida e che anche per il futuro promette di regalare alla denominazione del Gallo Nero una certezza nelle vendite, e capace di far guardare al futuro, almeno con un moderato ottimismo, nonostante la congiuntura globale stia attraversando un momento particolarmente delicato. “La nostra quota di vino esportata all’estero è ormai pari al 78%, è quindi da questo punto di forza che dobbiamo guardare per il futuro del vino Chianti Classico - spiega Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio - e la crescita nelle nostre vendite che si è verificata anche nel delicatissimo 2011, soprattutto dovuta all’export, ne è l’ennesima riprova”.
Per quanto riguarda la penetrazione commerciale del Chianti Classico, nel triennio 2009-2011, si configura una sostanziale tenuta dei mercati storicamente di riferimento per questa denominazione con quote di mercato distribuite soprattutto nei mercati storici. Gli Stati Uniti si confermano al primo posto (27% nel 2009, 28% nel 2010 e nel 2011), seguiti dall’Italia (26% nel 2009, 24% nel 2010 e 22% nel 2011), dalla Germania che si rivela un mercato in buona crescita (12% nel 2009 e nel 2010 e 13% nel 2011), dal Canada, (6% nel 2009, 7% nel 2010 e 8% nel 2011) altro mercato in tendenziale crescita e che si sostituisce in questa posizione al Regno Unito (8% nel 2009 e 2010, 7% nel 2011), Svizzera (6% nel 2009, 7% nel 2010 e 2011), Giappone (5% nel 2009, 4% nel 2010 e 2011), altri Paesi (3% nel 2009, 2010 e 2011), a pari merito nel 2011 con Olanda e Svezia, mentre la quota di mercato in Russia è pari al 2%. Dal quadro emerge un dato in linea con le tendenze complessive del mondo del vino italiano: a tirare la volata della ripresa sono essenzialmente i mercati esteri, mentre il mercato interno, progressivamente si ridimensiona.
Il Chianti Classico, quello che nel mondo del vino può essere a ragione definito come un vero e proprio “distretto agroalimentare”, può contare sui numeri di una “grande impresa”: fatturato stimabile in oltre 500 milioni di euro, valore della produzione vinicola imbottigliata di 360 milioni di euro, valore complessivo della produzione olivicola pari a 10 milioni di euro, valore delle altre produzioni agricole stimabile in 90 milioni di euro, fatturato medio degli agriturismi 75 milioni di euro; 70.000 ettari, di cui 7.200 vitati a Chianti Classico e 10.000 coltivati ad oliveto. La produzione di vino Chianti Classico ha raggiunto nel 2011 i 280.000 ettolitri, i soci consorziati sono 570, di cui 350 sono imbottigliatori.

Focus - Dal 20 al 22 febbraio a Firenze è di scena “Chianti Classico Collection”, l’anteprima delle nuove annate del Gallo Nero
Dopo il riposo in cantina, anche per il Chianti Classico arriva il consueto appuntamento con la critica e gli addetti ai lavori: la “Chianti Classico Collection”, edizione n. 19 che da due giorni diventa di tre, di scena dal 20 al 22 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze, con la degustazione per stampa ed operatori delle nuove annate da poco immesse sul mercato - 2010, 2009 - oltre alle anteprime 2011. Saranno oltre 400 le etichette che saranno presentate dalle 152 aziende socie del Consorzio Vino Chianti Classico, promotore e organizzatore di una delle manifestazioni del vino più importanti e seguite a livello internazionale, dove arriveranno più di 1000 operatori del settore italiani e stranieri e 200 giornalisti provenienti da 29 diversi Paesi europei e extraeuropei: Italia, Danimarca, Spagna, Germania, Inghilterra, Polonia, Serbia, Olanda, Repubblica Ceca, Russia, Svezia, Norvegia, Austria, Ucraina, Finlandia, Francia, Belgio, Grecia, Svizzera, Croazia, Usa, Giappone, Canada, Cina, Corea del Sud, Australia, India, Israele, Brasile.
Il 20 febbraio sarà la giornata interamente dedicata agli operatori del settore, che potranno incontrare le 152 aziende presenti per degustare le ultime annate di Chianti Classico e le anteprime da botte 2011, oltre all’ultimo raccolto di Olio Dop Chianti Classico direttamente dai banchi dei produttori. Il 21 febbraio, invece, sarà la volta degli ospiti nazionali e internazionali della stampa che assaggeranno il vino delle aziende partecipanti senza però la presenza dei produttori che torneranno invece il giorno dopo per incontrare i giornalisti. Sempre il 21 febbraio sarà di scena la conferenza stampa dell’evento con il presidente del Consorzio Vino Chianti Classico Marco Pallanti, in occasione della quale saranno annunciate alcune importanti novità sulla denominazione, e il Chianti Classico riceverà un’importante investitura da parte dell’associazione svedese Muskankarna: il più grande club di eno-appassionati al mondo con oltre 24.000 associati distribuiti in 155 diverse sedi in Svezia, che ha eletto il territorio del Chianti Classico come “Territorio dell’anno 2012”.

Focus - Nell’antica fortezza di Montepulciano arriva l’“Anteprima del Nobile” (18/23 febbraio): degustazione annata 2009 e riserva 2008, stelle alla vendemmia 2011 ma anche arte, un vignettista d’eccezione, la prima “divinorchestra” e Caravaggio in bottiglia

Mondo Nobile: uno dei vini più famosi di toscana è pronto per la sua “Anteprima”, la kermesse che richiama nella rinascimentale Montepulciano e nel suo territorio operatori del settore e giornalisti da tutto il mondo, di scena dal 18 al 20 febbraio per i professionisti del commerciale, ristoratori ed enotecari, e il 23 febbraio con il momento clou dedicato alla stampa internazionale. Nella suggestiva location della Fortezza, inaugurata nel 2011 dopo il restauro finanziato anche dai produttori del Vino Nobile insieme con il Comune di Montepulciano, sarà possibile degustare le due annate del rosso Docg pronte ad essere immesse in commercio, la 2009 e la Riserva 2008. E, come da tradizione, i giornalisti avranno anche l’opportunità di degustare i prototipi dell’ultima vendemmia, la 2011, della quale sarà comunicata anche la valutazione in “stelle” (da 1 a 5) espressa da una commissione tecnica (info: www.consorziovinonobile.it).
Saranno 34 le aziende protagoniste dell’“Anteprima” con i propri banchi di assaggio: ciascuna etichetta proporrà i vini della propria gamma, a partire dal Nobile, ma passando anche per il Rosso di Montepulciano Doc, altro frutto pregiato del vitigno Sangiovese (a Montepulciano denominato Prugnolo Gentile) e oggetto della costante attenzione di consumatori e critici. Ma la kermesse coinvolgerà l’intera città, sottolineando il profondo legame che esiste tra la produzione vinicola, frutto di antichissima tradizione, più che millenaria, e il tessuto sociale di Montepulciano, e a fianco del Consorzio del Vino Nobile ci saranno anche il Comune di Montepulciano e la Strada del Vino Nobile.
Dal 18 al 20 febbraio sono attesi ai banchi di assaggio per la degustazione libera con i produttori oltre 1.000 professionisti, e il 19 febbraio andranno in scena le premiazioni dei due concorsi di diversa natura ma entrambi legati all’impatto sociale del Vino Nobile: “Belle vetrine”, promosso dalla Strada del Vino Nobile e riservato ai commercianti del Comune chiamati a decorare i propri punti vendita “a tema” (per il 2012 sarà l’amore), e “Nettare di vino”, concorso fotografico promosso dal Consorzio in collaborazione con il photoclub locale, dedicato a “Leggere tra i filari: letteratura, poesia e Vino Nobile”, alla ricerca attraverso le immagini del senso profondo che il vino, attraverso uva, vigne e cantine, ha tramandato nei secoli.
E ad accogliere la stampa italiana ed internazionale, nella cena di benvenuto in Fortezza, sarà una curiosità destinata a far parlare di sé: la “Divinorchestra”, un complesso musicale composto da docenti e allievi dell’Istituto di Musica della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, tra i più prestigiosi di Toscana, che utilizzeranno come strumenti solo oggetti legati al mondo del vino, con brandi inediti composti dall’ideatore e direttore della prima orchestra del vino Luciano Garosi. E se l’aperitivo sarà in musica e la cena accompagnata dagli eleganti Vin Santo del territorio, a seguire i giornalisti potranno dedicarsi al proprio vino da meditazione visitando il Museo Civico - Pinacoteca Crociani, straordinariamente aperto per l’occasione, soffermandosi tra i reperti archeologici, quelli lapidei, davanti alle terrecotte dei Della Robbia o, soprattutto, al cospetto del “Ritratto di gentiluomo”, recentemente attribuito a Caravaggio. Legato all’opera di Michelangelo Merisi è uno dei gadget inediti dell’“Anteprima”: le bottiglie di Nobile “indosseranno” infatti un collarino che riporterà un dettaglio, una parte del quadro, con un messaggio che vuole rinforzare il legame tra il vino e la tensione culturale di cui è espressione.
Il 23 febbraio i giornalisti - che poi saranno ospiti nelle aziende di tutto il territorio - si dedicheranno alla degustazione comparativa dei vini. L’annata 2011, di cui sarà possibile valutare alcuni prototipi, sarà illustrata dall’enologo Mauro Monicchi, mentre il sindaco di Montepulciano Andrea Rossi e il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano Federico Carletti, incontreranno la stampa e comunicheranno la valutazione dell’annata in “stelle” (da 1 a 5), effettuata da una commissione formata da enologi, giornalisti, rappresentanti dei consumatori e delle istituzioni locali. Le aspettative? Sono per una vendemmia di alto livello e di ottima qualità, in linea con la tradizione espressa dal Vino Nobile.
Ma non solo: tra le novità 2012, ci sarà anche un ospite internazionale, grazie alla galleria d’arte Opio5 di Montepulciano: Peter Gaymann, celebre vignettista, pittore e fotografo tedesco, grande appassionato dell’Italia, dei suoi vini e dei sui cibi che più volte ha ritratto nelle sue tavole. Per l’occasione l’artista dipingerà in diretta ed esporrà un’inedita collezione ispirata a Montepulciano e al Vino Nobile.

Focus - Il Nobile di Montepulciano in “Anteprima”: 7,5 milioni di bottiglie vendute nel 2011
Il Vino Nobile di Montepulciano si presenta in “Anteprima” in ottima salute, dopo aver dimostrato di saper rispondere con la qualità alla crisi di consumi, talvolta drammatica, che sta attraversando il mondo, e anche alla spietata concorrenza proveniente da prodotti di esteri. Su questo secondo piano, la carta vincente dei Nobile (e degli altri vini di qualità espressi dal territorio) è rappresentata dalla tipicità, dall’unicità, dalla forza del territorio, della storia, della tradizione che ogni bottiglie riesce ad esprimere. Nel 2011 sono state vendute 7 milioni e mezzo di bottiglie di Vino Nobile, con un calo del 5% rispetto al 2010, e 2 milioni e mezzo circa di Rosso di Montepulciano, con una diminuzione percentuale più marcata rispetto all’anno precedente, pari a 13 punti. Le variazioni risentono della crisi finanziaria ed economica mondiale, ma la loro entità è contenuta rispetto ad altre voci dei consumi di cibi e bevande e segnano dunque una sostanziale tenuta del brand.
Il 39% del prodotto è stato assorbito dal mercato italiano mentre il restante 61%, destinato alle esportazioni, è stato preferito soprattutto dai consumatori tedeschi, con il 45%, seguiti da quelli svizzeri e statunitensi, entrambi al 15%.

In evidenza - Dall’“Anteprima”, agli eventi dentro e fuori i confini del Nobile di Montepulciano, anche per i wine lovers
Reduce dalla trasferta negli Usa, con tappe a New York, San Francisco ed Atlanta e pronto ad affrontare una nuova annata di partecipazioni a tutte le principali fiere mondiali e di tour sulle piazze internazionali più importanti o più interessanti, il Consorzio del Vino Nobile conferma anche il proprio impegno sul territorio. Nel calendario delle iniziative di Montepulciano ci sono infatti l’edizione n. 10 di “A Tavola con il Nobile” (18-19 agosto), la sfida gastronomica tra le contrade di Montepulciano, e poi “I mercoledì del Nobile” e il sostegno al Cantiere Internazionale d’Arte, al “Bruscello”, al “Bravìo delle Botti” ed al “Live Rock Festival” e a tutti gli eventi che sono espressione della vitalità del territorio. Intanto, in occasione dell’“Anteprima” sarà possibile scegliere un menu a tema nei ristoranti del territorio: il 18 febbraio si potrà degustare un calice di Nobile 2009 offerto dal Consorzio e dalle aziende in abbinamento ad un pasto completo, grazie all’iniziativa promossa alla Strada del Vino Nobile, che agli eno-appassionati propone anche una visita guidata alle cantine monumentali e all’“Anteprima”, accompagnata da una guida-sommelier, capace di rivelare agli ospiti i segreti delle nuove annate.
Tutti i principali eventi e un profilo inedito di Montepulciano si trovano nella nuova pubblicazione curata dal Consorzio, dal Comune e dalla Strada del Vino Nobile, il pamphlet “Montepulciano nel cuore/Montepulciano … insight”, non la solita guida ma un prontuario delle bellezze, degli stimoli, delle opportunità che offre questa terra, spesso e volentieri in abbinamento ai suoi vini.

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