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LA TRENTINA MEZZACORONA FIRMA IL BILANCIO 2006-2007 CON I CRITERI DELL’INTERNATIONAL ACCOUNTING SYSTEMS, BASATO SULL’ASSOLUTA TRASPARENZA: E’ LA PRIMA NEL MONDO DEL VINO PER UNA COOPERATIVA … NUMERI DA RECORD CON UN FATTURATO DI 124 MILIONI DI EURO

Italia
La Cittadella del Vino di Mezzacorona

Per la prima volta nel mondo della cooperazione vinicola, Mezzacorona, uno dei grandi leader cooperativi del mondo del vino italiano, ha redatto il proprio bilancio secondo le regole International Accounting Systems (Ias), basato su una assoluta trasparenza, con norme riconosciute a livello internazionale che permettono quindi una valutazione precisa e universalmente accettata.
Bilancio approvato dall’assemblea generale degli oltre 1500 soci della Mezzacorona nella “Cittadella del Vino”, e che ha fatto registrare cifre da record per la soddisfazione del presidente Guido Conci e dell’amministratore delegato Fabio Rizzoli: nel complesso, il gruppo Mezzacorona ha sviluppato un fatturato consolidato di 123.824.163 euro (+16%). L’utile del gruppo Mezzacorona è stato di 1.852.230 euro.
In dettaglio, nel periodo 2006-2007, la holding Mezzacorona ha liquidato in media 125 euro al quintale per l’uva, sviluppando una remunerazione complessiva di 50 milioni di euro, e confermandosi il primo produttore viticolo italiano. I ricavi delle vendite sono stati 76.836.664 euro sui precedenti 61.383.110; l’utile netto di esercizio è stato di 2.506.189 euro (sul 1.416.884 euro dell’anno precedente). Il patrimonio netto ha superato i 47 milioni di euro, per un gruppo che distribuisce una ricchezza pari a 80 milioni, composta per una grossa fetta dalla remunerazione della produzione ai soci (50 milioni di euro). Se poi si aggiungono circa 20 milioni investiti mediamente ogni anno, la ricaduta sul territorio trentino raggiunge i circa 100 milioni di euro.
Mezzacorona può contare su oltre 2600 ettari di vigneto di qualità nel solo Trentino Alto Adige (tra questi quasi il 70% dei vigneti del Teroldego Rotaliano Doc). La cooperativa è leader in Italia per la produzione di quattro varietà: Pinot Grigio, Chardonnay, Teroldego Rotaliano e Lagrein.

Il ritratto - Tutti i segreti di un leader della cooperazione: Mezzacorona
Mezzacorona gestisce la filiera produttiva dalla campagna fino al vino affinato, delegando poi alle controllate le attività agro-industriali, commerciali e di marketing, e in particolare alla Nosio spa (controllata direttamente da Mezzacorona sca al 57%), che è la subholding del gruppo e costituisce il motore degli investimenti e dell’innovazione.
La Nosio spa a sua volta opera sul mercato Usa con la controllata Prestige Wine Imports Corp., e su quello tedesco con la Bavaria gmbh, oltre ad amministrare tutte le proprietà del Gruppo in Sicilia: Feudo Arancio e Villa Albius. Alla Mezzacorona sono associate anche le cantine sociali trentine di Ala e di Salorno.
Nel progetto strategico del gruppo, la mission principale di Mezzacorona sca sta diventando sempre di più quella di dare supporto alle proprie aziende agricole di base, seguendo i soci con tecnici specializzati lungo tutta la filiera produttiva, dal vigneto alla prima lavorazione in cantina.
Mezzacorona è impegnata nel segno della qualità, della ricerca, della salvaguardia ambientale e dell’enoturismo: è stata la prima azienda in Trentino a puntare sulle doc e sulle pratiche più avanzate per la produzione integrata, ma anche su strutture moderne ed efficienti, promuovendo l’attività di enoturismo, grazie alla “Cittadella del Vino”, divenuta ormai un punto di riferimento anche per l’offerta turistica del Trentino con oltre 40.000 enoappassionati.
Fondamentale è stato anche l’apporto della ricerca enologica della Cantina sperimentale di microvinificazione e del Laboratorio di analisi e controllo della qualità.
Ma all’orizzonte ci sono ancora altre iniziative basate sul rafforzamento della ricerca, sulla consulenza tecnica in campagna e sul mantenimento della qualità d’eccellenza raggiunta.

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